Quando ho chiesto ai colleghi se qualcuno fosse interessato a buttare giù due righe su Vanitas, settimo album degli Anaal Nathrakh, il grim and frostbitten Matteo Ferri mi ha risposto che avrei potuto semplicemente ripubblicare paro paro la recensione da lui scritta all’epoca per il precedente Passion (che, a sua volta, non è che fosse chissà quanto distinguibile dall’ancora anteriore In the Constellation of the
Continua a leggereLa cattiva notizia è che il peggior disco dei Soundgarden. La buona notizia è che, nonostante tutto, è un disco dei Soundgarden. Perché è fuori da ogni dubbio che poteva andare molto ma molto peggio. I due pezzi usciti quest’anno (Live To Rise e Been Away Too Long) lasciavano temere che il disco sarebbe stato ostaggio dei deliri da rockstar
Continua a leggereSulla copertina di Hell’s Likely, terzo disco dei Mammoth Mammoth, c’è una vezzosa hippie nuda. Come Mammoth l’ha fatta. Ahaha. Scusate, non sono riuscito a resistere. Per espiare la freddura di infima lega vado a inginocchiarmi sui ceci con gli Akercocke in cuffia e vi lascio in compagnia del nuovo video del gruppo australiano: In realtà l’impulso a scrivere questo post era sorto
Continua a leggereLa prima volta che ho visto i Therapy? è stato al Flog di Firenze nel ’95 per il tour di Infernal Love, erano una band all’apice del successo e io avevo consumato per lunghi mesi quella che all’epoca era una discografia ancora esigua. Stavo passando un momento che ai miei occhi di adolescente era orripilante (e anche ripensandoci oggi posso
Continua a leggereConstatiamo con amarezza che la nostra idea secondo cui ognuno dei nuovi dischi dei Cradle of Filth sarebbe stato dedicato ad un diverso comune vesuviano è ufficialmente sbagliata. È un peccato perché della loro musica non frega più molto a nessuno, mentre un concept vampirico sui malvagi figli della notte che si nascondono negli oscuri anfratti di Casapesenna sarebbe stato
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