Negli scorsi mesi i dischi dei Rome avevano iniziato a sparire dalle piattaforme web, e nessuno capiva che cosa fosse successo. La verità è venuta fuori adesso, ed è molto più assurda di ogni supposizione.
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I Rome sono la cosa migliore successa al neofolk negli ultimi due o tre lustri. Jerome Reuter reclama il trono con un disco classico e accessibile, quasi commerciale e condito da una ridda di ospiti speciali.
Continua a leggereOggi puntata breve ma intensa perché trattiamo solo nomi grossi. Due gruppi dei quali mi sento in dovere di parlare sempre, qui accomunati dal fatto di essere tornati ai fasti del loro recente passato prendendo scientemente le mosse da esso: KIRLIAN CAMERA e ROME. Cominciamo dai compatrioti emiliani e proviamo a trovare un’unica parola per definire questo nuovo Hologram Moon:
Continua a leggereSto pensando di istituzionalizzare un epitaffio a chiusura di ogni puntata di questa rubrica, due parole, che so, una piccola bio, di volta in volta, su persone del calibro di Mauro Berchi, Riccardo Prencipe, Corrado Videtta, Alfredo Notarloberti, Alessio Sica, Giovanni Pagliari, Francesca Nicoli, Vittorio Vandelli e tutti gli altri che non ho citato e che spero, se dovessero capitare a leggere queste quattro righe, mi
Continua a leggereTENHI Anche oggi il vostro pusher di musica alternativa è pronto a spacciarvi della roba davvero niente male. Il banco propone subito l’ultimo album dei Tenhi, un lavoro enorme come tutta l’opera musicale loro. Forse i Tenhi sono il gruppo che più di ogni altro ha concettualmente ispirato la nascita di questa rubrica, che sta piacendo a molti di voi
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