SKUNK JUKEBOX: il Doom in camicia da notte

Apriamo con una segnalazione, purtroppo non corredata di video vero e proprio: dovrebbero essere prossime a uscire con un disco tali MAGENTA, o almeno credo, perché se ne vanno in giro per l’America di supporto ai Pentagram ed escono con un paio di singoli. Il primo, Witch of Sorrow, basilare occult doom anni ’70 suonato con la tecnica che c’è e derivativo, ma sincero. Il secondo, Storm, più biker-doom &roll ancora. Manca un video vero e proprio, dicevo, ma manco il Bandcamp c’è già. Ora, chi saranno mai le Magenta, vi starete chiedendo. Sono quattro chicas di Los Angeles, più un indio inquietante dai capelli lunghi. Paiono venute fuori da un film di Russ Meyer, anzi, paiono un incrocio tra Beyond the Valley of the Dolls e Faster, Pussycat! Kill! Kill!. E suonano doom. E vanno in tour coi Pentagram. Ok, Witch of Sorrow e Storm non paiono chissà che miracolo, ma chi sostiene di non essersele segnate sta mentendo spudoratamente. Sapendo di mentire.

Un’altra notizia, così, tanto per gradire, è che i CASTLE RAT, che l’anno scorso ci son certamente garbati, sarebbero già in studio di registrazione con Randal Dunn (Sunn O))), Pallbearer, Björk) per registrare il seguito di Into The Realm. Si aggiunga poi la notizia che la band ha optato di finanziario direttamente su Kickstarter, ma questo magari qualcuno dei lettori lo sa già per aver ricevuto direttamente la notifica e la proposta di partecipare alla colletta. Ma la notizia vera è il fatto che da un obiettivo iniziale di 15.000 $, cifra che immagino fosse ritenuta congrua per coprire le spese attese, la band di Riley Pinkerton avrebbe raccolto la cifra considerevole di 139.043 $, quasi dieci volte tanto la cifra attesa. Sorprendente. Speriamo li usino bene. Non oso immaginare cosa avrebbero fatto certe band come i Motley Crüe se avessero avuto a disposizione direttamente cash senza mediazione di un produttore o manager (e pure così…). Complimenti ai Castle Rat che sicuro ci hanno già convinto (anche) coi riff, ma penso che qualche finanziatore speri in un poster omaggio per il proprio armadietto. Niente musica nuova, per oggi, vi lascio quindi con un video promozionale ammiccante. Ah: sono in studio pure le Faetooth, ora in formazione a tre. Ma ancora nessuna condivisione di nuova musica.

L’Argonauta diffonde invece l’anticipazione del nuovo album degli SMOKE MOUNTAIN, trio doom della florida, senza basso. Il nome ci piace tanto, ma la provenienza è alquanto sorprendente (per un gruppo doom più o meno occult) e anche l’assenza di basso, ovvio. Però non ci formalizziamo, noialtri. La canzone, Hell or Paradise, in realtà è un grunge/doom secco. I tre bevono come spugne per tutto il video, attaccati a bottiglie sospette. Poi suonano in un luna park, con Sarah Pitt in vestaglia da notte. In Florida fa un caldo bestia anche di notte e se poi ci metti il bourbon meglio tirare via qualche indumento. Piuttosto semplici e basilari, a giudicare da questi cinque minuti, ma la canzone è sexy e si appiccica in testa piuttosto bene. Disco in uscita a fine marzo. Speriamo faccia più caldo anche qua.

Senigallia non sarà la Florida, ma c’è il mare pure là. E da là si preparano ad esordire i MAISON DIEU, trio che si definisce mystic doom, guidato (voce e chitarra) da tale Ester. In realtà un’anticipazione, Ellys, risale già a qualche mese fa, ma il video appena uscito di Mandragola alza la posta. Più heavy e più (post)doom, O doomgaze, se preferite. Quei territori là, lenti, qualche chitarrone, voci eteree contorni sfumati. Non mi convince del tutto lo sviluppo del brano, ma complessivamente la sua atmosfera la crea. Qua femminilità è tormento e pensieri cupi, stregoneschi. Dai, il brano funziona, vale la pena tornare sui tre marchigiani quando saranno pronti per un esordio intero. Bel momento per le Marche, comunque.

Ancora sabbia, ancora alcool, ancora vestaglie nel video di The Fool, dei canadesi OCCULT WITCHES, che in realtà ha già qualche mese come il disco, Sorrow’s Pyre, da cui è tratto e che ho recuperato troppo tardi per menzionarlo nel corso del 2024. Ma noi adoratori del capro e di altre amenità non dobbiamo mai tralasciare del buon 70’s occult rock quando lo incontriamo. Pulitino, magari, tecnicamente preparato, competente. La voce roca e blues della cantante Vanessa San Martin la fa comunque da padrona. Proprio lei si aggira in vestaglia alcolizzandosi sulla riva di corso d’acqua di campagna, nel video. E che vuoi dirle, è proprio quello che viene voglia di fare certi giorni, specie col bel tempo, anziché lavorare. Motociclette, pentacoli, alcool forte. E via in spiaggia. Solo che la primavera (non dico l’estate) è ancora lontana.

A proposito di corsi fluviali, tra un po’ il colpo lo cala la Cruz Del Sur col ritorno dei CHRISTIAN MISTRESS, band heavy doom del lontano nord ovest, prima su Relapse, nientemeno. Il nuovo album si intitolerà Children of the Earth, mentre il primo singolo (e video) è intitolato Mythmaker, un po’ stile Pagan Altar, stile NWOBHM occulta tendente al doom. Il video è ruspante e si vedono un po’ di cose random. Tipo una specie di sacerdotessa (la stessa cantante Christine Davis?) che compie dei riti con l’acqua di un fiume e un’altra donna che assapora con piacere una susina rossa, ben sugosa. La invidio. Nel frattempo credo sia ancora la sacerdotessa che cerca tipo di ramazzare l’asfalto con lo scialle rosso. Qualunque cosa la si pensi del video, comunque, la canzone è ben gagliarda e fa molto ben sperare per l’uscita prossima dell’album.

Si apprestano a tornare sui palchi dei concerti e delle cerimonie demoniache anche i SAVAGE MASTER, che, ok, sono più NWOTHM, ma il nuovo singolo, Devil Rock, è un mid-tempo quasi blueseggiante e tanto (tanto) horror rock. Quindi chi lo sa che disco viene fuori. Video horror a tema occulto, sette e Hammer, quelle cose che a noialtri ci fai felici sempre, come pizza e caramelle coi bambini. Ovviamente, ancora incentrato sul carisma di Stacey Savage, il gruppo del Kentucky. Stacey che dopo qualche anno di assenza tornerà presto a reclamare il suo trono di sangue tra tante streghette e mistress emerse nel frattempo. Sparismoci intanto Devil Rock, sapendo che del resto della portata ci occuperemo presto.

Ora, con tutti i revival possibili, volevate che fossi l’unico a sperare in un ritorno delle sonorità degli Smashing Pumpkins di Gish e Siamese Dream, magari ammantate di linee vocali femminili suadenti ed eteree alla My Bloody Valentine? No, ecco. Bene: godiamoci il video di Take Your Aim dei losangelini ROCKET, che è esattamente quello che ho descritto sopra per cui davvero una bella cosina, che pare anticipare un album di prossima uscita. Che non sarà il primo, anzi, ci sono uscite precedenti che ora mi andrò a recuperare. Intanto godiamoci Take Your Aim ed il video con la band che suona e la cantante, Alithea Tuttle, crivellata di frecce come un San Sebastiano in un video dei Red Fang. Dite che dovrei moderare l’entusiasmo perché questa non è nemmeno una band metal? E io vi dico che i chitarroni su questo pezzo ci sono e sulla copertina del singolo c’è un capro. Poi fate voi.

Si preparano ad esordire i finlandesi MANDY MANALA, che un nome migliore potevano sceglierselo. Scusate, non ne conosco il significato, magari importante, ma dalle parti nostre si presterebbe a qualche ilarità. Comunque c’entra l’Italia, anche loro saranno pubblicati dalla genovese Argonauta, sempre a caccia di esordi promettenti. Per ora abbiamo un video, un video e una canzone, May Queen, con cui i finnici paganeggiano giustamente. A dispetto della tematica, il pezzo è un doom rock drittone e tendente al gotico. Ritornello da osteria crucca, da biergarten. Viene voglia di testarne la riuscita, più che in una celebrazione silvestre, proprio su un bel tavolino con bicchieri da litro di nettare degli Dei. Comunque gradita. Vi segnaleremo l’uscita, quando sarà.

Intanto segnatevi come data l’undici di aprile, perché tornano i MESSA con un album nuovo, ma tanto che ve lo dico a fare, lo sapete già. E sicuro (sicuro?) avrete già mandato a memoria anche il pezzo, At Races, che anticipa il prossimo Lp. Pezzo con cui i nostri vanno ancora più in là in territori goth rock, quasi alla Killing Joke (seconda metà anni ’80), con chitarre riverberate e ritmica dritta. Un po’ la strada anticipata nella splendida Dark Horse del precedente Close, ma un po’ più semplificata. Sarà rappresentativa dell’album nuovo? Lo scopriremo presto. Intanto seguiamo Sara Bianchin nel suo viaggio in motocicletta tra i monumenti brutalisti della Jugoslavia titina. Luoghi che volevo visitare pure io prima che fossero cool, invece tra un po’ saranno assaltati dai fan dei Messa come fosse una domenica a Roccaraso. Vabbè. Seguiamo comunque Sara fare altre cose, visitare una moschea, una chiesa ortodossa, fare benzina, finire infine insieme ai sodali circondati da motociclisti circensi dentro una specie di fossa per gli orsi. Ci saluta infine Sara fumando al bancone di un bar recitando con la mente dei versi sentiti. L’ambizione dei Messa è di sicuro essere qualcosa di più di un semplice gruppo metal. Però sono approdati su Metal Blade e, per dire, avrebbero come compagni di etichetta gli Slayer (idealmente) e i Cannibal Corpse (realmente). Cosa aspetterà con Spin lo scopriremo forse solo l’undici aprile. (Lorenzo Centini)

 

Un commento

  • Avatar di Ameelus

    Sempre lode al Centini e alle sue segnalazioni che rimpolpano la wishlist di bandcamp a badilate.
    Mi soffermo con poco stupore sull’ultima, solo per condividere che, non so voi, ma mi sembra che si stia ripetendo lo stesso pattern dello scorso album dei Messa, che prevede le seguenti fasi: nuovo singolo spiazzante-ma sai che non è male-che figata-l’album poi è ancora meglio. Sono già a tre su quattro.

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