I SEPULTURA si stanno per levare dai coglioni (o, forse, bluffano come tutti)
I Sepultura si stanno per levare dal cazzo. È ufficiale, l’hanno detto loro. Ed è una notizia straniante. Fosse successo dopo l’abbandono di Max Cavalera, la cosa mi avrebbe distrutto ma avrei capito il perché. E, qualche anno più tardi, mi avrebbe distrutto comunque perché avrei sperato con tutto me stesso nel suo ritorno. Ora, innocui come li trovo, è un mettere una cosa al suo posto. Con un decennio e mezzo, o anche due, di ritardo.

Si scioglieranno, parrebbe. L’hanno detto un sacco di band che a partire dal giorno dell’annuncio si sono ritirate un decennio più tardi, o sono ancora attive. Hanno mantenuto la promessa solo gli Slayer e Kerry King sta combinando l’impossibile per far ritornare il barbuto – e più anziano di lui – cantante sui suoi passi. Questo è irrilevante: noi, a cui importa solo la statistica, constatiamo che a marzo 2024 il gruppo brasiliano, autore dei capolavori Beneath the Remains e Arise, e, come non essere equi e inclusivi sotto le feste, Roorback e Against, imbraccerà le armi per un’ultima volta affrontando un tour mondiale la cui durata è stimata in diciotto mesi di obbrobriose riproposizioni di From the Past Comes the Storm. Io li ho visti dal vivo e quel che fanno ogni volta ai brani di Schizophrenia è vilipendio di cadavere, non saprei definirlo diversamente.
I Sepultura, così è uscita la notizia sul solito Blabbermouth, celebreranno per diciotto mesi il passato e il presente della band. Il che significa diciotto mesi di “this song is from fucking Dante XXI!” e immediate evacuazioni dei locali implicati. Il titolo del tour è Celebrating Life Through Death, e intanto, dall’altra parte del mondo, gli agguerritissimi Igor e Max Cavalera postano con orgoglio fotografie da quindicenni che li ritraggono bolsi nel dichiarare che non c’è Sepultura senza Cavalera – e ne hanno ben donde, cristo del dio, pure se sono fritti nelle barbe – un attimo dopo aver sparato sulla folla una Antichrist fatta come si deve.
Perfino Jairo Guedz è riuscito a fare le cose come si deve, voglio rammentarlo.

Torniamo un attimo sui fratelli Cavalera: a qualcuno quel cartello sembrerà un semplice ingigantire l’effetto Morbid Visions ri-registrato. Ad altri puzzerà di reunion, di riappropriazione. Di Andreas Kisser che licenzia Derrick via SMS da 1800 chilometri di distanza chiuso in un armadio imbottito d’ovatta. Di Derrick che lo trova e lo mena e dei fratelli Cavalera che a quel punto chiudono il cerchio riprendendo Jairo: perfetto per rifare Morbid Visions.
Gli show toccheranno gli Stati Uniti d’America. Non so perché l’hanno detto, ma l’hanno detto e io lo riporto. Con certezza non saranno in Libano perché allungherebbero solamente i tempi, non so se ricordate come andò a finire. Finché non annunciano che toccheranno l’Italia (ma solitamente vanno per qualche ragione in Sardegna) diciamo che non me ne preoccupo, le date europee sono state comunicate e prevedono per il momento tanta Inghilterra, tanta Germania e altrettanto est europeo. I compagni di palco di lusso si chiameranno Jinjer e Obituary. Quaranta brani da quaranta diverse città saranno registrati e riproposti in una mastodontica release – adoro quando nelle webzine utilizziamo questa agghiacciante parola – che nessun cane vorrà mai risentirsi.

Il numero quaranta è naturalmente riferito agli anni d’attività della band, nei quali, sottolineano i brasiliani, i Sepultura hanno avuto i migliori fan del mondo, inciso grandi album e preso parte a indimenticabili show. È un po’ come se la sinistra italiana si prendesse merito per le conquiste nel mondo sindacale e del lavoro ma a battere le mani sul petto con orgoglio fosse un qualche esponente d’adesso. Io li capisco Andreas Kisser e Paulo Junior, perché c’erano. E perché senza Andreas Kisser i Sepultura non avrebbero fatto quel salto che hanno fatto a partire dal 1987. Ma ci vuole una certa faccia tosta per considerarsi i Sepultura. Con un saluto caloroso alla SepulNation, l’annuncio si conclude.
Non mi preoccupa oggi, non mi preoccupa domani. Mi preoccupa il giorno in cui quei diciotto mesi si concluderanno, perché, se in mano a quei quattro sarà finito un certo gruzzolo, ci sarà da convincerli a non fare un altro disco con annessi altri diciotto mesi di tortura a noi altri (i migliori fan al mondo, sì, ma per la pazienza). Quel giorno io mi appellerò a loro, gli stessi e le stesse che stanno trattenendo con l’affetto e se necessario con la forza Tom Araya a casa sua sul divano: mogli, figli e figlie, nipotini, vicini di casa che hanno bisogno del sale e del tosaerba. Trascorsi quei diciotto mesi i Sepultura vedete di murarli vivi a casa loro. (Marco Belardi)

Amaro ma intenso.
Come un caffè nespresso.
E, per stare in tema, ammetto che ti sei espresso bene.
Come il caffè, appunto.
Comunque, un po’ spiace perché è sempre la fine di un’epoca. Anche se dalla dipartita dei fratelli Cavalera non li ho più seguiti
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Se così fosse,chiudono in bellezza.Quadra è un signor disco poi tutto è destinato a finire.Non vengono nemmeno in Italia,quindi non esiste neanche il pericolo che qualcuno si possa sottoporre alla tortura di vedere martorizzati i vecchi brani.
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Esatto, come a me è sempre piaciuto pure Nation.
Poi boh, come scritto sotto ricordo con piacere un loro concerto con Derek Green
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Mah, io non li ascolto, ma una volta assimilati questi Sepultura 2, hanno più ragion d’essere di tati altri bolliti misti.
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gli rode che i cavalera con i remake hanno fatto bingo?(critica ottima, vendite pure, concerti pieni)
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Comunque l’ostinazione di kisser e fabio junior è terribile. Pur di non ridare sto nome ai cavalera se so inventati de tutto , ora li fanno pure morire ma niente: Non hanno ceduto di un millimetro.
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Ho 52 anni e sono metallaro da quando ne avevo 14. Ero in mezzo al fango del primo Monsters of Rock a Modena e tu sei il fottutamente migliore giornalista metal che io abbia mai letto. Complimenti e grazie per questi tuoi articoli che mi sto godendo.
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Dissento profondamente dall’articolo e dalla media dei commenti. Max si è tolto dalle palle nel ’95, ed è stato corresponsabile di quel discaccio che fu Roots. Poi dai, ve li ricordate che belli i dischi dei Soulfly? Piuttosto che loro mi ascolto i Sepultura col negrone (visti anni fa live dove fecero quasi tutto Chaos e fu un gran bel concerto) mentre ora i Cavalera bros si ritrovano a fare le cover dei Sepultura e tutti i vecchi fans felici a farsi i seghini. Poi però prendevate per il culo, giustamente anche, i fans degli Iron Maiden.
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