Sta tornando il TUBE CULT FEST, e noi non mancheremo

Aprile, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d’Abruzzo i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare,
vanno verso l’Adriatico selvaggio
che verde è come la locandina del Tube Cult

Metal Skunk, l’avrete capito, non è un blog come gli altri. Se Metal Skunk fosse una canzone, sarebbe Too Old Too Cold dei Darkthrone: avete presente, nothing to prove, just a hellish rock’n’roll freak eccetera. Non siamo tipi da palchi grandi, gruppi grossi e fighettame. Gli altri se la tirano se vanno al Wacken, noi invece solleviamo il nasino in segno di superiorità perché siamo habitué del Tube Cult Fest, il miglior festival di musica per drogati dell’Italia continentale, un Roadburn con gli arrosticini al posto dei cannoni di Amnesia Haze. Due palchi in due locali adiacenti, con capienza massima di, boh, sessanta persone sottopeso con poche pretese respiratorie, nel centro storico di Pescara, dove l’ombra cupa scende

È uscita la scaletta del prossimo Tube Cult dunque, e noi siamo qui a dare testimonianza. Quest’anno sono piuttosto soddisfatto, perché conosco solo due gruppi: il massimo è stato l’anno scorso, perché non ne conoscevo nessuno, ma anche così può andar bene. I gruppi che conosco, comunque, sono i Weedeater e i MESSA, questi ultimi scoperti grazie ad un endorsement di Raffaele Sollecito (sì, lui) che li elogiò in un suo status su Facebook. Gli altri li scoprirò a Pescara, pressato come una sardina e con la pancia straboccante di carne di pecora, dando forti e virili pacche sulla spalla dell’organizzatore dell’evento, ossia Davide Straccione, l’Andrea Sperelli del XXI secolo, raffinato esteta dei gruppi che si drogano e delle distorsioni di chitarra che scatarrano. Invito chiunque a partecipare, ma sbrigatevi a prenotare i biglietti perché sono ovviamente limitatissimi. Metal Skunk quel weekend di fine aprile ci sarà, e con noi ci sarà pure JU CINGHIALOTTU: voi vedete un po’ da che parte stare. E se scopro come riuscire a fare riprese con le luci basse, quest’anno aspettatevi un report filmato. (barg)

PS: come nota di cronaca aggiungo che, nel weekend dopo Ferragosto, a Pescara si terrà di nuovo il Frantic Fest, per la cui scorsa edizione il Masticatore scrisse il report dell’anno. Per ora sono confermati solo Enslaved e Igorrr, ma da qui a luglio c’è ancora tempo e Straccione promette fuochi d’artificio, bombe a mano e tricchettrac. Nel frattempo venite al Tube Cult e poi il resto lo vedremo.

3 commenti

  • cazzo purtroppo quei giorni lavoro e non posso assentarmi, ma per il Frantic farò carte false

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  • Conosco solo i Lleroy tra i nomi del bill, ma meritano (trio hc un po’ noise e un po’ fangoso). Anche perché, pur essendo il gruppo di stanza a Bologna, i 2/3 sono originari di Jesi, quindi miei vicini di casa.

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  • sergente kabukiman

    occhio che mi sa che quest’anno è a biglietti numerati proprio per evitare l’insardinamento..se è così la vedo dura perchè ho già preso il biglietto per gli sleep e non potrei fare scappate dell’ultimo minuto che porca di una vacca zoppa i soldi scarseggiano come la fica ad un concerto dei thergothon

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