Nuovo pezzo dei Cradle online

E’ da qualche giorno online un’anticipazione dell’imminente ritorno dei Cradle Of Filth, intitolato Darkly, Darkly Venus Aversa (nessuna relazione con la cittadina campana, almeno credo, o magari è l’inizio di una serie di concept dedicati all’hinterland partenopeo e i prossimi album si chiameranno Darkly, Darkly Venus Torre Annunziata e Darkly, Darkly Venus San Sebastiano al Vesuvio), in uscita il prossimo Ognissanti.

Personalmente ho smesso di provare il benché minimo interesse per la band inglese dai tempi di Midian.  Dani Filth ha parlato del “disco più veloce e brutale da tempo”. Boh. “Lilith Immaculate” ripropone il familiare, paraculo alternarsi di parti sparate e stacchi gotico-piacioni con la voce femminile nel ritornello. Magari non è manco orrenda, il problema è che questi qua ai tempi di Dusk And Her Embrace erano la fottuta incarnazione del male, uno dei gruppi più genuinamente emozionanti regalatici dall’evoluzione del black metal all’esterno del Nord Europa. Poi, ok, erano diventati mainstream e feticcio per gothic girls abbastanza presto. Pensate alla sterminata produzione di magliette, alcune, in effetti, fichissime. Avevo un compagno di liceo che le collezionava, le aveva davvero tutte. Era un darkettone totalmente bruciato, così calato nel ruolo del Nosferatu made in Sardinia che, tra le varie cose, affermava di soffrire di fotofobia come i vampiri e si presentava sulla spiaggia del Poetto ad agosto con una muta da sub nera addosso perché sennò la sua pelle sarebbe bruciata al calore solare. Ma questa è un’altra storia… (Ciccio Russo)

11 commenti

Scrivi una risposta a certaindeath Cancella risposta