Tag Archives: Therion

Avere vent’anni: THERION – Deggial

Trainspotting: Dopo un inizio più tradizionalmente estremo e la svolta, come chiamarla?, operistica di Theli e Vovin, i Therion avevano in mano un mostro multiforme di cui bisognava trovare la quadratura. Inizialmente pensarono che la giusta strada fosse riprendere le caratteristiche più occulte e cupe di quei dischi citati: diedero quindi la stura a un periodo pessimo della storia della

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Avere vent’anni: THERION – Vovin

Anche se, nell’immaginario collettivo, il punto più alto della discografia dei Therion è il precedente Theli, il mio preferito è decisamente Vovin: sia perché è quello che ho ascoltato più spesso in questi vent’anni, sia perché lo reputo il più maturo e compiuto mai uscito dalla penna di Christofer Johnsson. Difficilmente potrei descrivere le mie sensazioni quando vidi per la

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Mietitrebbia agricola sulle palle in tre atti: THERION – Beloved Antichrist

Una storica pubblicità del Cynar recitava: “contro il logorio della vita moderna”. Deve essere della stessa idea Christofer Johnsson, che nell’era della vita fondata sul tragitto casa-lavoro decide di far trascorrere otto anni fra Sitra Ahra ed il nuovo album dei Therion e, intermezzando il tutto con alcuni progetti secondari, se ne ricompare nel 2018 con la mattonata delle mattonate.

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Avere vent’anni: maggio 1997

INCANTATION – The Forsaken Mourning Of Angelic Anguish Luca Bonetta: Chi mi legge avrà capito che nutro nei confronti di John McEntee più o meno la stessa venerazione che pochi anni fa milioni di ragazzini/e nutrivano nei confronti di Justin Bieber. Considero il suddetto uno dei pilastri del death metal, contemporaneo e non, capace di plasmare un sound personalissimo che è

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