Avere vent’anni: YNGWIE MALMSTEEN – Attack!!
Un album che all’inizio quasi ti illude ma che, dopo l’exploit delle prime tracce, si rivela l’ennesimo disco polpettone del noto chitarrista polpettone.
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Un album che all’inizio quasi ti illude ma che, dopo l’exploit delle prime tracce, si rivela l’ennesimo disco polpettone del noto chitarrista polpettone.
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Il virtuoso svedese amante delle Ferrari continua a suonarsi e prodursi gli album completamente da solo. Carrozzi, come al solito, ci tiene a dirgli due paroline dolci.
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Perché alla fine il vero obiettivo di Yngwie Malmsteen era vivere come un Casamonica, tra collanazze, Ferrari e tappezzeria leopardata.
Continua a leggereMarco Belardi: Ho comprato La Gazzetta dello Sport per molti anni. Facevo un lavoro in cui mi rompevo i coglioni per svariate ore al giorno, con una pausa pranzo che non finiva mai prima di riattaccare a leggere contatori. In realtà non era affatto male come impiego, soltanto che finivo per arricchire gli edicolanti prendendogli letteralmente di tutto: qualche libro,
Continua a leggereConcerto Suite for Electric Guitar and Orchestra è, di gran lunga, il disco più immaturo e pacchiano che abbia mai tirato fuori Malmsteen. Ricordo che a vent’anni mi piacque abbastanza (tanto che presi anche il successivo dvd registrato dal vivo con la New Japan Philarmonic Orchestra) ma mai quanto i dischi di Yngwie propriamente elettrici, che ovviamente sono su tutt’altro
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