Il miglior disco degli Iron Maiden degli ultimi vent’anni (e lo ha scritto un gruppo greco); la Germania che ovvia alla mancanza di una bomba atomica coi bicipiti di Ralf Scheepers; il tipo degli Eldamar che prova a fare l’Alexi Laiho del nuovo millennio.
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Uno dei dischi più violenti della storia del black metal da una delle figure più controverse della scena. Fredrik Söderlund vi odia e ci tiene a farvelo sapere.
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Un gruppo di cui non si sa quasi nulla, che sparisce e riappare all’improvviso, e che è la trasposizione musicale perfetta della violenza distruttiva.
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Costretto a rinunciare al Wacken, Bargonaz recensisce tre gruppi teteschi che ne fanno rivivere l’atmosfera: PRIMAL FEAR, IN EXTREMO e i WALLOP dell’ex Grave Digger Stefan Arnold
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Nell’anno di Brave New World c’era stato il liberi tutti generale e la gente si era stufata di cercare le evoluzioni a tutti i costi. La sensazione generale era che la dignità fosse scesa di qualche posizione nella classifica valoriale, e che un implicito compromesso con la coerenza fosse necessario per placare la fame di heavy metal vecchia scuola che
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