Impressioni di dicembre: che metallo sarà nel 2026

Dopo il picco emotivo delle classifiche redazionali e personali degli autori di Metal Skunk, ci risiamo con l’appuntamento di fine dicembre, quando l’anno volge al termine ed è quindi il momento di guardare a cosa succederà nel 2026. Di musica ce n’è talmente tanta che dobbiamo già correre, perché il prossimo anno si preannuncia molto fitto, senza la minima pausa di decompressione, con un calendario di uscite che è già fuori controllo. Noi, come al solito, non abbiamo alcuna pretesa di completezza, ma proviamo a mettere a fuoco quello che ci può interessare e che magari stiamo attendendo.

Dall’underground vi segnalo alcuni recentissimi dischi, che per calendario starebbero dentro al 2025, ma siccome sono usciti negli ultimissimi giorni, o nelle ultimissime ore, non abbiamo fatto in tempo a coprirli:

Kréen – Aurora. Vi ricordate questo gruppo cileno, o meglio, patagonico? Gli abbiamo dedicato sia una recensione che un’intervista un paio d’anno fa. Adesso sono usciti con un EP dove continuano con il loro black metal epico, narrativo, progressive e cautamente folk:

Khephra – D’ogni Legge Nemico e D’ogni Fede. I Khephra sono un gruppo storico dell’underground italiano, originario degli anni Novanta, poi sparito e infine riapparso nel 2010, dedito al black metal, classico e aggressivo. Il titolo dell’album allude alla figura di Giordano Bruno, il filosofo rinascimentale a cui è dedicato questo pregevole lavoro. Questa è una segnalazione, poi ne parleremo nelle sedi più opportune, intanto vi informo, per dovere di cronaca e a scanso di ogni individuabile conflitto d’interessi, che nei Khephra al basso suona l’ormai onnipresente Wally Ache, di cui potete leggere in diverse nostre pagine.

Noirsuaire – The Dragging Poison
One man band black metal francese, pienamente nella tradizione dell’underground d’Oltralpe anni ’90, che hanno pubblicato il 26 dicembre sotto la Osmose Productions il loro primo album, disponibile in digitale, CD, LP e cassetta.  

Mütiilation – Pandemonium of Egregores
Il ritorno serio dei Mütiilation: album da 5 pezzi, black molto melodico per gli standard di Meyhnach, uscito anche questo il 26 dicembre 2025 su Osmose, proprio il classico regalo di Natale avvelenato. 

Hunger – Ruler of the Wolves
Godibilissimo gruppo heavy/speed di Siviglia, metà maschi e metà femmine, amante degli anni Ottanta: primi Running Wild, Exciter e cose simili, con alla batteria Fabio Alessandrini (Bonfire, Annihilator, Enforcer) e una copertina da D&D. Uscita freschissima, di cui magari vi parlerà il Centini.

Usaria – Nekromanteia
Interessante progetto polacco, molto concettuale, fra prog e metal estremo, una bella sorpresa delle ultime ore:

QUEL CHE DI CERTO ACCADRÀ

Ed ora, via veloci con le pubblicazioni già annunciate. Gennaio si apre subito con alcune uscite fra black, doom e post-qualcosa, in particolare i già noti Ellende con Zerfall

e The Ruins of Beverast con Tempelschlaf

In ambito più rockettaro, per quanto usino accordature ribassate, ci saranno gli Alter Bridge con un album omonimo. Io non ho tempo di commentare adesso, ma mi sembra molto prossimo all’oblio:

Fra i veterani del thrash storico, vedremo il ritorno dei Kreator, con Krushers of the World:

Dall’altra parte dell’oceano usciranno i Megadeth, con un album omonimo, ovvero senza titolo, annunciato come l’ultimo che realizzeranno in studio:

Nel filone fra il rock e il metal moderno vedremo uscire Beyond The Black — Break the Silence

Ci sono poi degli imitatori, sentirete voi di chi, dalla Svezia Bullet — Kickstarter 

Verso la metà di gennaio troveremo:

Dagli USA i Motherless con Do You Feel Safe?, un album blackened punk sperimentale, che a volte arriva anche allo sludge, come può piacere a molti:

Dall’Italia, precisamente da Bologna, usciranno gli Hyperion con Cybergenesis, che fanno un heavy power classico:

Sul fronte sinfonico, dall’Austria avremo i veterani Edenbridge — Set the Dark on Fire:

Gli svedesi Soen pubblicheranno un nuovo album, Reliance, di cui sono disponibili due singoli. Questo è Mercenary:

Restando su sonorità moderne, che ammiccano sia al prog che al djent, per cui non so a chi possano andare a genio, ma noi siamo intrinsecamente inclusivi e vi annunciamo Genotype degli olandesi Textures:

Il super gruppo heavy Death Dealer, dove troviamo fra gli altri Ross the Boss, uscirà con il corroborante Reign of Steel, ecco qua il singolo Blast the Highway:

Ancora dagli USA i Vanishment, a metà fra il metal classico e il thrash, usciranno con And Now We Die:

Uscirà un live dei Therion, già molto atteso perché è la registrazione dello storico spettacolo che hanno tenuto in Messico con un’orchestra, che s’intitolerà programmaticamente Con Orquesta e sarà disponibile in varie edizioni limitate, con DVD, BluRay e vinili variopinti. 

Dall’Italia avremo l’uscita del terzo album degli Skulld Abyss Calls to Abyss, un bel death thrash con ricordi hardcore e una potentissima voce femminile:

Da Firenze, per gli amanti dello stoner così come dello sballo pesante: Lord Elephant — Ultra Soul

Eccoci arrivati all’inizio di febbraio, che porterà un’ombra scura e maligna con Liturgy of Death dei Mayhem:

Più classicamente calmo, ma energico e bello, anche grazie alla produzione di K.K. Downing, uscirà Midnight Blitz dei Tailgunner:

Proseguendo con le voci cristalline, dalla Svezia uscirà il prog dei Wolverine Anomalies:

Attesissima la prossima uscita dei Kanonenfieber e il loro consueto black death in tedesco a tema bellico, Soldatenschicksale, in cui ci saranno due brani inediti (Z-Vor! e Heize Tenner), che compongono un duetto chiamato Skagerrak, dedicato alla famosa battaglia navale del 1916, insieme a brani storici risuonati (Ubootsperre, Kampf und Sturm, Der Füsilier, Yankee Division March, etc.).

Riappariranno i nostrani Diespnea con Radici, autori di un black d’avanguardia ispirato ai suoni e alle suggestioni del sud, fra territori aridi, vento e sole accecante.

Restiamo sul black dal mediterraneo con il sedicente Luciferian black metal di Daemonosophia, secondo Lp del progetto formato da The Magus dopo lo scioglimento dei Necromantia. Il disco uscirà in varie edizioni. Al momento è possibile ordinarlo ed è disponibile il video di Pseudoprophetae:

Per gli amanti dello stoner pesantissimo, torneranno il 20 febbraio i Belzebong con The End Is High, per ora ascoltabile sul Bandcamp della Heavy Psych Sounds:

Sempre nello stesso giorno torneranno i prolifici Necronomicon Ex Mortis, gruppo death da Chicago di cui vi avevo accennato in una rubrica. Il loro nuovo disco s’intitolerà Zombie Blood Nightmare:

Alla fine di febbraio avremo due celebrità in uscita:

Rob Zombie — The Great Satan

… e gli Ulver con Neverland, che prosegue la loro carriera “da teorema degli Ulver”:

A marzo, abbiamo notizia dei poweristi ultramelodici svizzeri Angus McSix che usciranno con Angus McSix and the All-Seeing Astral Eye. Qui c’è un video dove hanno partecipato alcuni famosissimi dei Rhapsody of Fire:

VOCI, INDISCREZIONI, SPERANZE

King Diamond uscirà con un nuovo disco dopo anni, intitolato Saint Lucifer’s Hospital 1920, del quale hanno dato qualche anticipazione durante il recente tour. 

Sul fronte death metal avremo i nuovi album dai Gorguts e dagli Amon Amarth. Altri gruppi interessanti che hanno annunciato nuovi lavori nel prossimo anno sono Metal Church, Sacred Reich e Prong.

Venendo all’Italia, non abbiamo saputo ancora la data di uscita degli epici Ordalia, che attendiamo con grande curiosità e speranza.

Sappiamo che i Cerebral Extinction hanno ultimato già da tempo l’incisione del loro nuovo album e sono in procinto di pubblicarlo. Anche per questo, grandissima attesa.

Infine, sono tre anni che parliamo del possibile nuovo album dei Thorns. Ebbene, se avete seguito Snorre Ruch e il suo amico Rune Røstad, avrete visto che durante il mese di novembre hanno organizzato una loro finta scomparsa sui monti norvegesi, pare per dare una “rivitalizzata” alla scena, che secondo loro si è bloccata. Per quanto riguarda l’album, che ricordiamo sarebbe il secondo del fantasmagorico progetto Thorns, pare che le parti principali siano state incise, ma che Snorre non sia soddisfatto di alcune cose, per cui ancora non si hanno certezze. Gli aggiornamenti sono rimandati sulla pagina Patreon di Snorre, a cui conviene affidarsi per notizie di fonte certa.  

Arrivati a questo punto, mi fermo qui e come ci auguriamo sempre: let the metal flow, al prossimo anno. (Stefano Mazza)

Un commento

  • Avatar di SimonFenix

    Mioddio, che robaccia gli Angus McSix, inascoltabile questo Cosplay Metal, da vedere anche peggio, loro, i Gloryhammer, i Brothers Of Metal, i Battle Beast, i Powerwolf. Forse forse salvo i Wind Rose che almeno un minimo di sostanza cel’hanno.

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