Nostalgie svedesi: ISTAPP – Sól Tér Sortna

Gli Istapp provengono da Mjövik, sperduto villaggio nel profondo Sud della Svezia, hanno debuttato nel 2010 e sono oramai arrivati con questo Sól Tér Sortna al quarto disco, che sembra finalmente aver attirato l’attenzione di pubblico e “addetti ai lavori”. Musicalmente siamo in pieni territori di black melodico ultraclassico con qualche spruzzatina di folk, una produzione moderna (forse pure troppo) e un’atmosfera generale che va a ripescare a piene mani negli anni d’oro del black svedese novantiano, con i vari Mörk Gryning, Lord Belial, Sacramentum e quindi inevitabilmente Dissection a farla da padroni.

La cosa curiosa degli Istapp (e caso fino adesso abbastanza raro) è che l’influenza Dissection non si riduce tanto ai primi dischi ma soprattutto a Reinkaos, con quegli stop and go e il suono di chitarra ipermelodico e mai eccessivamente aggressivo che erano le principali caratteristiche di quel lavoro mai troppo compreso: andatevi a sentire un brano come Storm Av Is e converrete subito con me che quel disco agli Istapp è piaciuto non poco, mentre invece pezzi come la riuscitissima opener Under Yökelisen hanno un andamento più tradizionale. Interessanti sono anche le frequenti parti in voce pulita un po’ alla Vintersorg, che riescono nell’intento di differenziare brani che altrimenti rischierebbero di assomigliarsi un po’ tutti, data anche la settorialità del genere proposto.

Di sicuro Sól Tér Sortna non passerà agli annali del black metal, così com’è sicuro che in giro c’è di molto meglio degli Istapp. Parliamo comunque di un disco piacevole, per quanto mi riguarda il migliore dei quattro della loro discografia, che non potrà non essere apprezzato tutti i nostalgici del black svedese degli anni Novanta. (Michele Romani)

Un commento

  • Avatar di Fredrik DZ0

    ricordo con piacere Blekinge, di qualche anno fa, voglio sentire questo, ma le premesse sono ottime….come i riferimenti del resto.

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