Glenn Tipton sul palco con il Parkinson, ma non c’è alternativa

Negli ultimi anni mi sono volutamente perso Slayer e Iron Maiden a Firenze, a due passi da casa, e a detta di tutti i secondi hanno pure fatto un concerto della madonna. Dell’argomento ho parlato e riparlato e sono le classiche chiacchiere da bar tra metallari sul ricambio generazionale (che, ormai lo avrete capito, non avverrà mai), sul ritiro dei dinosauri necessario affinché qualche giovincello diventi headliner al posto loro all’Hellfest e via discorrendo. Non ritornerò su questi argomenti per non ripetermi.

Ad aprile, però, hanno suonato al Forum di Assago i Judas Priest e i Saxon. Sarò sincero: un pensierino stavolta lo avevo fatto, ma non perché volessi godermi Electric Eye a vent’anni dall’ultima volta, inscenata da ultrasettantenni, bensì per i Saxon, senza con ciò mancare di rispetto a coloro che reputo gli Dei dell’heavy metal. Al termine del concerto Glenn Tipton è salito sul palco e ha eseguito con i compagni di formazione Metal Gods e Living After Midnight, da un disco del 1980 che certamente conoscerete e adorerete.

Il fatto che Glenn Tipton sia salito sul palco non significa che noi italiani abbiamo avuto il privilegio di far scendere la lacrimuccia al resto del mondo. Significa che i Judas Priest si stanno scarrozzando un quasi ottantenne malato di Parkinson in tutte le date del tour, e che lo scaraventano sul palco nell’encore. Il fatto è questo: non sto per ripetere le stesse parole che scrissi nel pezzo su Ozzy Osbourne. Sto anzi per contraddirmi.

Un paio di persone di fiducia mi hanno riferito che Glenn Tipton ha suonato due assoli, uno semplice, e uno fatto di sana pianta da Andy Sneap. E che è salito con grande difficoltà sul palco. Perché?

Ne deduco in qualche modo, riallacciandomi al discorso di partenza, che coloro che osserviamo arrancare con infinite fatica e dignità siano gli ultimi Metallari con la M maiuscola. Facile consigliare di godersi la salute e la pensione a un Lemmy Kilmister, ma è a tutti gli effetti una cazzata. E così per loro. I Judas Priest sanno benissimo quel che ho scritto sopra: il ricambio generazionale non avverrà mai. I Vulture sono una figata, ragazzi, forse il mio gruppo contemporaneo prediletto, ma questi Judas Priest sono gli ultimi Judas Priest che vedremo camminare sul pianeta e finché decideranno di andare avanti, e di sorprenderci, al costo di farlo con un malandato Glenn Tipton che suona o addirittura mima un assolo, sterminate folle si raduneranno di fronte al loro palco per godere di quei cimeli provenienti dall’anno 1980. Sì, ho detto che Ozzy Osbourne dovrebbe ritirarsi e confermo che dovrebbe farlo anche Glenn Tipton. Ma il giorno che questi due si ritireranno, o creperanno, ci ritireremo anche noi nei localini con due o trecento persone a goderci lo show dei Vulture all’apice della loro forma. Succederà davvero, tempo dieci anni o quindici.

Facile dire che Glenn Tipton o Rob Halford insistano e persistano per un mero accumulo di denaro. Lo dissi anche di Kerry King, se ricordate. Non faccio di tutta l’erba un fascio: la parodia ambulante degli Slayer – accompagnata da un ottimo cantante che imita Araya – non è certo paragonabile al dovere etico e morale che hanno i Judas Priest, rappresentanti massimi dell’heavy metal, nel preservare e alimentare l’heavy metal stesso fino all’ultimo respiro. Loro lo sanno, e una parte di me crede fermamente che Glenn Tipton sia salito su quel palco perché è l’ultimo decennio in cui loro, i Metallica e pochi altri, potranno permettersi di convocare diecimila o cinquantamila credenti che invocano all’unisono cose come questa. (Marco Belardi)

Along deserted avenues
Steam begins to rise
The figures primed and ready
Prepared for quick surprise
He’s watching for a sign
His life is on the line

Sworn to avenge condemn to hell
Tempt not the blade all fear the Sentinel

Dogs whine in the alleys
Smoke is on the wind
From deep inside its empty shell
A cathedral bell begins
Ringing out its toll
A storm begins to grow

Sworn to avenge condemn to hell
Tempt not the blade all fear the Sentinel

Amidst the upturned burned-out cars
The challengers await
And in their fists clutch iron bars
With which to seal his fate
Across his chest in scabbards rest
The rows of throwing knives
Whose razor points in challenged tests
Have finished many lives

Now facing one another
The stand-off eats at time
Then all at once a silence falls
As the bell ceases its chime
Upon this sign the challengers
With shrieks and cries rush forth
The knives fly out like bullets
Upon their deadly course
Screams of pain and agony
Rent the silent air
Amidst the dying bodies
Blood runs everywhere
The figure stands expressionless
Impassive and alone
Unmoved by this victory
And the seeds of death he’s sown

Sworn to avenge condemn to hell
Tempt not the blade all fear the Sentinel

9 commenti

  • Avatar di Dimitri

    Non per fare il nostalgico ma la musica pesante in generale dal nu-metal al death metal passando per l’heavy appunto purtoppo come dite chiaramente nell’articolo non avrà un ricambio generazionale, avendo 33 anni ho avuto la fortuna di poter vedere molti dei grandi nomi a fine 2000 – inizio 2010 che anche se non come ai tempi d’oro erano ancora in forma (ad esempio i Metallica ora non suonano più come quando li vidi io e anche le band anni 90 cominciano ad invecchiare senza la stessa carica sul palco). Mi dispiace per i teenager che solo ora si stanno avvicinando al metal e vorrebbero vedere dal vivo le canzoni che ascoltano su youtube, magari con la formazione originale, inoltre tra 10 anni massimo la situazione sarà davvero poco rassicurante e mi chiedo chi farà da headliner ai grandi festival

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    • Avatar di A. D.

      ho paura che vedremo dei veri e propri festival di cover band in stile “reenactment”, tipo la cover band dei queen che fa lo storico set del live aid 1985, vestiti uguale ecc. ho tanta paura.

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      • Avatar di Luigi

        In Italia già si sta vedendo, il grosso del pubblico è presente solo per poche band rock e metal di sessantenni e oltre, il resto se è fortunato suona davanti a 2000 – 3000 persone.

        Tempo una decina d’anni e rock e metal nei palazzetti e stadi in Italia saranno solo un lontano ricordo e credo che dovrà passare almeno una generazione per rivedere il rifiorire del genere in Italia, che sarà completamente diverso da quello originario (già oggi lo è), sempre se succederà un rifiorire del genere.

        La musica in Italia è Sanremo.

        No, il fatto che i Maneskin abbiano riempito stadi in Italia non vuol dire che in Italia ci sia forte interesse per Rock e Metal al di la dei gusti, ma non divaghiamo.

        La partita si gioca all’estero, dove il Rock e il Metal contano, i festival Metal piccoli continueranno ad essere tali se sopravviveranno, quelli grandi se le nuove band smuoveranno le masse continueranno ad andare avanti così altrimenti o si apriranno ad altri generi o cercheranno di puntare “sull’esperienza unica per il pubblico” (al Wacken può cantare pure Topo Gigio, sempre sold-out fanno).

        Questo il mio pensiero.

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  • Avatar di mark

    sarà che Tipton ha grosso modo qualche anno in meno di mio padre, ma a me questa gerontofilia artistica nel metal mette una gran tristezza. Ho anche dei grossi dubbi che Tipton salga sul palco perchè lo vuole lui. Non so, immagino mio padre che entra sul palco con la Harley cercando di non tirarsi il cavalletto sul piede, oppure mio zio che inizia a suonare la linea di Ace of Spades mentre confonde il testo con quello di Overkill perche ha la testa che fa acqua da tutte le parti.
    Si, non ci sarà un altro Lemmy, così come non ci sarà un altro Axl o un altro Hetfield quando questi due saranno andati avanti, come dicono gli Alpini…e quindi? c’è davvero bisogno di riempire gli stadi con gente che sta in piedi solo perchè non c’è il vento?
    E cosa si ottiene tenendo in vita a forza tutte queste cariatidi? Senjutsu ? o quei quattro pagliacci pittati dei Kiss che non fanno un disco decente da 40 anni ma che continuano a fare show per riempire ulteriormente conti bancari già stratosferici ?

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    • Avatar di Fulvio

      non meriti neppure una risposta ma tu non sei e non sarai mai un vero metallaro e Rocher.

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      • Avatar di Mark

        se non merito una risposta, che minchia rispondi a fare? Piuttosto spiegami dove prendere la patente da vero metallaro o il certificato da Ferrero Rocher, così quando avrò i documenti in regola potremo dialogare alla pari su argomenti musicali senza che io mi senta in difetto.

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  • Avatar di fabio rossi

    Ma ai teenager interesserà veramente che le band ,che saliranno sul palco, varanno quelle anziane che non vogliono saperne di mettersi in pensione? Voi trovate ancora interessanti concerti con vecchie band snaturate con un componente originale e altri più giovani di vent’anni? E voi moverete il culo per andare ai concerti dopo i cinquant’anni?

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  • Avatar di Ameelus

    Tanta emozione nel vederlo su quel palco. Lacrimoni quando si è avvicinato alle prime file per regalare i plettri. Tanto rispetto.

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  • Avatar di Custom

    che articolo scritto con i piedi , arroganza e ignoranza.. pensa alla tua di salute, almeno loro ci sono arrivati a 80 anni

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