Trey Azagthoth ha due nemici: i topi e la polizia

Se i Morbid Angel sono uno dei gruppi più importanti e soprattutto influenti della storia del death metal e del metal estremo in generale, lo devono principalmente all’estro di Trey Azagthoth. Il chitarrista americano, come buona parte della persone creative, è sempre stato un soggetto – diciamo così – abbastanza naif: sono notissimi i suoi trascorsi da eroinomane, così come la passione per gli alcolici, per i videogiochi e per gli anime giapponesi, in primis Sailor Moon, o le sue vecchie sparate in cui affermava di essere un vampiro di non so quanti secoli o qualcosa di simile. Il 13 aprile scorso, durante un concerto dei Morbid Angel a Rochester (Stato di New York), Trey, in evidente stato di ebbrezza, è svenuto sul palco.

Negli Stati Uniti, ormai da anni, gli agenti di polizia sono dotati per legge di una body camera, solitamente fissata sulla divisa, e di una dash cam installata sulle auto di servizio. I filmati dei posti di blocco effettuati spesso vengono resi pubblici. Nel gennaio del 2020 è toccato a Trey, mentre scorrazzava, a tarda sera e senza una meta, con la sua Pontiac Firebird Trans Am (lo stesso modello, ma in versione più recente, utilizzato per KITT in Supercar, la serie Tv degli anni Ottanta con David Hasselhoff). Una poliziotta nota quest’auto che corre a zig-zag e decide di effettuare un fermo. Ciò che accadrà nell’ora (abbondante) successiva sarà surreale.

L’agente, una comune ragazza sui venticinque anni, si ritrova davanti questo stramboide capellone ultracinquantenne palesemente ubriaco, senza scarpe, con indosso un cappellino da baseball con su scritto FBI e una maglietta che riporta la dicitura RAT (letteralmente “topo”, ma nel gergo stradaiolo indica i delatori), che risponde alle sue domande biascicando cose senza senso, quindi gli intima di scendere dal veicolo. A quel punto la pulotta potrebbe usare l’etilometro, e invece decide di seguire un’assurda prassi statunitense, obsoleta ma utilizzata ancora oggi in questi casi, in cui l’agente dà delle istruzioni al fermato (“cammina dritto su questa linea”, “rimani in equilibrio sulla gamba sinistra”, ecc.) per stabilire se quest’ultimo sia lucido e in grado di guidare senza arrecare danni a sé stesso e agli altri. La parte maggiormente tragicomica arriva quando la zelante poliziotta chiede a Trey di camminare dritto per qualche metro su un nastro posizionato sul terreno. Il chitarrista percorre la linea in tutti i modi possibili ed immaginabili, arrivando addirittura a fare delle improbabili mosse stile Karate Kid, ma non riesce ad eseguire alla lettera il semplicissimo comando della tutrice della legge, nonostante i numerosi tentativi, e dà la colpa alla Sindrome di Asperger dalla quale dice di essere afflitto. Dopo qualche altro test fisico da barzelletta, Trey viene interrogato: gli viene chiesto dove si stia dirigendo, quali/quanti alcolici abbia bevuto e altre informazioni di questo tipo. Il Nostro continua a biascicare stupidaggini, quindi viene arrestato e condotto in prigione. Durante il percorso verso il penitenziario, il dialogo tra la poliziotta e Trey prosegue in un climax sempre più allucinante. Cerco di riassumerlo. Lui si lamenta perché, essendo ammanettato, non riesce a grattarsi le palle. Trey rivela all’agente di essere preoccupato per un’eventuale ispezione rettale e anche perché in galera potrebbe finire stuprato, per poi proseguire chiedendo se potrà fare dei filmati in cella. Trey afferma di essere un bevitore professionista, ma specifica di non aver assunto alcolici quel giorno. Trey dice alla poliziotta che se fossero usciti insieme l’avrebbe ferita con un coltello ed avrebbe bevuto il suo sangue, perché – continua – lui è una brava persona, ma anche orribile. Trey afferma di non avere problemi a trascorrere un mese in cella, perché in quel periodo non è impegnato con i Morbid Angel. La poliziotta, che evidentemente non sa nemmeno cosa sia il death metal, chiede a Trey che genere faccia il suo gruppo e se ci siano dei loro video su Youtube, perché è curiosa di ascoltare qualcosa.

Trey Azagthoth ha anche un canale youtube. L’ho scoperto di recente per puro caso e l’ho spulciato. I video caricati dal Nostro sono abbastanza variegati: puntate intere/estratti di vecchi cartoni animati (sia americani che giapponesi), lui che in tour fa cazzate da sbiellato, qualche pezzo live dei Morbid Angel, roba contro il Partito Democratico americano e via così. Niente che abbia attirato la mia attenzione in modo particolare, escludendo però un paio di video: quelli in cui uno dei chitarristi più estremi di sempre si dedica alla pesca del topo di fantozziana/filiniana memoria.

Il periodo in cui sono stati girati questi due capolavori del neorealismo moderno è lo stesso del sopracitato tour dei Morbid Angel, datato aprile 2023, in cui – ricordiamolo – Trey ha avuto un collasso sul palco. Nel primo il protagonista è il batterista/ingegnere del suono  Charles Koryn, il quale, guidato dall’esperto Trey, piazza una sorta di trappola artigianale di fil di ferro sulla grata di un tombino. Nel secondo, invece, il protagonista è proprio il nostro idolo. All’inizio prepara delle esche di burro di arachidi, spiegando il perché della sua scelta, poi, come se nulla fosse, fissa il tutto ad una canna da pesca e la cala in una grata fognaria, in pieno giorno e nel bel mezzo di New York, sperando che un topo abbocchi. Che dire? Niente. Io lo farei presidente del mondo domani mattina.

Concludo con un fenomenale reperto scovato nei meandri della rete. C’entra relativamente con l’argomento principale, ma sento il bisogno fisico di condividerlo con tutto il mondo. Lo scenario è un talk show americano della prima metà degli anni Novanta. Il tema del dibattito è l’operato della polizia. Tra gli ospiti si riconosce il defunto rapper Tupac Shakur, che nei suoi testi (e non solo) ha parlato spesso della brutalità delle forze dell’ordine di quegli anni. Ad un tratto spunta letteralmente dal nulla Dave Vincent (ex voce/basso dei Morbid Angel, per chi fosse vissuto su Marte negli ultimi decenni), totalmente a caso, e va contro le argomentazioni di Tupac, dando la propria solidarietà alla polizia. Chissà cosa gli sarà poi successo nel 2011.(Il Messicano)

7 commenti

  • Io se bevo un bicchiere di vino cago sangue per un mese, e sta gente si strafà di alcool , droghe e pasticche e nel frattempo riescono a mettere su un gruppo che ha inciso alcuni tra i dischi piu’ importanti del death metal. Sta’ cosa mi fa discretamente incazzare…

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  • Io sto ridendo in ufficio, bastardi. Ah no, il sono il capo dell’ufficio e mi sono fatto a pranzo una wild tripel belga. Quindi va tutto bene.

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  • Così alla cazzo de cane pure io: mi ricordo l’antipatia palesata da Luca Signorelli nei confronti dei Morbid Angel negli anni ’90, sulle pagine di Metal Hammer. Erano tempi in cui schierarsi politicamente contro certe posizioni era più comodo. Nonché legittimo. Ma anche ingenuo, per certi versi.
    D’altro canto il tramonto delle ideologie non è un percorso concluso, culturalmente. Perché poi dire qualcosa di scomodo oggi comporta la gogna, il fare le pulci, l’essere additati.
    Forse anche per questo il metal è diventato conformista; confortevole pure per chi non ne è avvezzo.

    Felice di leggere Il Messicano che scrive di musicali contorni ironici.

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    • Possiedo ancora il numero di “Nuovo Metal Hammer” in cui Luca Signorelli attaccava i MA. Ricordo che molti death metallers torinesi trovarono sulla guida telefonica il suo numero di casa e lo tempestarono di telefonate anonime… Dovette intervenire Claudio Cubito in un editoriale della stessa rivista (di cui era direttore; Signorelli era il vicedirettore) dicendo che era amico di Azagthoth dai tempi delle demo e offrendo in regalo accendini dei MA per calmare gli animi…

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  • Leading the Rats…

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  • Minchia tristezza constatare che alcuni dei tuoi idoli musicali come persone siano delle mezze seghe disumane… e ilbello è che li vedi suonare si atteggiano da satanisti mangia cristiani quando in realtà sono degli sfigati immensi…

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  • che poi dopo utto il segone sul burro di arachidi il topo nemmeno l’ha preso, o sbaglio? Rag.Renzo Filini batte Trey Azagthoth 1-0

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