I Grand Magus vi imparano la Storia

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È fuori da qualche giorno Varangian, primo estratto dal nuovo album dei Grand Magus Sword Songs in uscita il 13 maggio. Premetto che per ‘sti tre svedesi ho una fissazione al limite del patologico dopo la svolta epic iniziata con Wolf’s Return e credo di essermi guadagnato l’odio eterno dei miei vicini per tutte le volte che li ho costretti a subire l’ascolto di Triumph and Power, colonna sonora ideale per tutte le attività domestiche, dalla pulizia del cesso alla preparazione della pasta coi broccoli. Comprensibile quindi che avessi grosse aspettative per il nuovo album e che le anticipazioni di qualche settimana fa mi avessero fatto salire la stessa trepidazione di chi aspetta un figlio ma non ha mai fatto un’ecografia: da un lato, fomento totale all’idea di un intero disco pestone e ignorante sulla falsariga di pezzi come I, the Jury o The Naked and the Dead, dall’altro il terrore di ritrovarmeli trasformati in una versione lite degli Amon Amarth.

Adesso che il pezzo è fuori non so bene che pensarne. Varangian suona, se mai, più leggero di qualsiasi cosa i Grand Magus abbiano mai fatto prima, è di una semplicità che rasenta la pigrizia e trasuda frociaggine manowariana da ogni nota, per tacere del testo – una cialtronata immane che condensa i due secoli di storia della Guardia Variaga nell’efficace slogan “difensori d’acciaio, daje Odino, spaccamo tutto”. Insomma, una cosa vagamente ignobile che però resta piantata in testa peggio di un tormentone estivo e sicuramente dal vivo farà la gioia di legioni di disadattati come il sottoscritto. Rimane da vedere se e quanto il giochetto reggerà sulla lunga distanza: con ste premesse ci sono pari probabilità che Sword Songs si riveli un capolavoro di sublime cafonaggine, o il motivo che mi convincerà finalmente a inviare un pacco di antrace alla Nuclear Blast. Se ne riparla a maggio. 

6 commenti

  • più o meno le stesse considerazioni che ho fatto io… specie il paragone congli amon amarth (per inciso, riascolto once sent from the golden hall e mi viene da bestemmiare/piangere).

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  • Pensa che io non li conosco. Vado a recuperare.

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  • sergente kabukiman

    prima due considerazioni:
    1-dalle mie parti melanzana si dice marangiana quindi il pezzo io lo chiamo marangian.
    2- non amo i manowar(si lo so, picchiatemi, ma io alle moto e pantaloni di pelle preferisco le paludi e le magliette sbiadite dei brainoil).
    detto questo, i grand magus li adoro sia nel primo periodo che in questa svolta true metal-manowariana che come ho detto, non ascolto. amo l’heavy anni ’80 tipo accept,saxon e la nwobhm, ma quando sconfina in cose epic/power non le digerisco, eppure sto pezzo mi si è stampato in testa sin dal primo ascolto e ora sono confuso

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  • L’album lo sto ascoltando ora. Si, è una cafonata. O ti prende male e la ascolti a raffica, o la abbandoni.

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    • ma io amo le cafonate, se fatte con lo spirito giusto – il problema se mai è quando alla cafonaggine non regge la pompa. Sword Songs lo sto ascoltando pure io in sti giorni e tutto sommato non è nemmeno tanto ignorante quanto pensavo – i pezzi scelti per le anteprime sono decisamente i più trucidi del lotto.

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