Gli AEON sono delle brave persone

Sono svedesi ma con le chitarre maideniane di scuola Göteborg non c’entrano nulla. Anzi, se andassero in giro a dire di essere nati in Florida quasi quasi gli potremmo credere. Quando gli viene chiesto quali siano i suoi gruppi death metal preferiti tra le nuove generazioni, Alex Webster li cita sovente. E già ciò da solo dovrebbe bastarvi per dare una chance a quelle bestiacce degli Aeon, quintetto di Östersund ad alto tasso di Satana che rilegge il sound dei vari Immolation e Incantation in un’ottica fattasi, col tempo, più pulita ed europea ma sempre ammazzacristiani. L’inno da stadio di cui sotto è un’anticipazione dal nuovo Aeons Black, nei negozi di dischi superstiti a fine novembre. A Mandrà, vai cor tango:

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