I RHAPSODY [Of Fire] non lasciano ma raddoppiano

sulla destra Alex Staropoli, come sempre solare e frizzante

Non si potrebbe parlare di vero e proprio split, ma tecnicamente lo è: Luca Turilli abbandona i Rhapsody Of Fire e rifonda i ‘vecchi’ Rhapsody. Quindi da adesso ci saranno due gruppi separati, entrambi con Alex Holzwarth alla batteria:

-i Rhapsody (Turilli con Dominique Leurquin alla chitarra e Patrice Guers al basso)
-i Rhapsody Of Fire (Alex Staropoli, Fabio Lione e il chitarrista Tom Hess)

La cosa sembra essere avvenuta in amicizia e tranquillità, senza scazzi particolari, e parrebbe essere stata programmata insieme alla fine della Emerald Sword Saga avvenuta con le ultime due uscite discografiche The Cold Embrace Of Fear e From Chaos To Eternity. La ripartizione dei nomi mi sembra sinceramente un po’ insensata (a ‘sto punto sarebbe stato meglio scegliersi due moniker che non contenessero la parola Rhapsody), però quello che è certo è che un’epoca è finita.  Nel 1997 Turilli e Staropoli rivoluzionarono il power metal europeo con Legendary Tales,  creando un effetto-valanga che cambiò per sempre la scena e il modo di interpretare il ruolo delle orchestrazioni nel power. Ero presente alla data romana del loro primissimo tour di spalla agli Stratovarius a fine anni novanta, insieme ai debuttanti Sonata Arctica, e ricordo benissimo che già all’epoca il gruppo friulano era considerato alla stregua dei giganti del genere da un pubblico che li acclamava a gran voce, anche di più rispetto a Timo Tolkki e compagnia. Speriamo che il futuro ci porti due grandi band, e che tutto questo non rappresenti semplicemente l’interruzione di un percorso che poteva portare verso obiettivi artistici ancora più grandi. Che Aresius li abbia in gloria. (barg)

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