Le Prussian Blue scoprono la marijuana e rinnegano la razza ariana

Prima erano così. Poi hanno scoperto le canne

C’erano una volta in America, non tanto tempo fa, due graziose gemelline bionde chiamate Lynx e Lamb Gaede. La loro madre non era né una principessa né una strega cattiva, bensì una redneck che, dopo averle ritirate da scuola per evitare che stringessero amicizia con gente che aveva il colore della pelle diverso dal loro (requisito fondamentale per ballare il Pippero) ed averle educate ai sani valori di un tempo come la supremazia della razza ariana (che, come è noto a chiunque abbia letto il Mein Kampf, trova in Bakersfield, California, la sua massima espressione), decise di lanciarle nel music business e di farle esibire in duetto sotto il nome di Prussian Blue (moniker che può essere riferito sia al colore degli occhi inequivocabile segno di discendenza indoeuropea che all’acido prussico residuato dello Zyklon-B). Armate di chitarre e violino, le due fanciulle, che hanno appena undici anni, riscuotono subito un enorme successo tra adepti del Ku-Klux-Klan e affini pubblicando due imperdibili album, Fragment Of The Future e The Path We Chose, contenenti graziose hit indie-folk dai titoli accattivanti come Aryan Man Awake e Hate For Hate e cover di imprescindibili evergreen come Skinhead Boy degli SkrewDriver e l’inno della Wehrmacht Panzerlied. I loro concerti sono sempre sold-out e riescono addirittura ad andare in tour in Europa nel 2007, grazie anche all’interessamento del Npd, ovvero il partito neonazista tedesco, che si occuperà anche della pubblicazione nel vecchio continente della fondamentale compilation For The Fatherland. Nel frattempo rilasciano memorabili interviste dove, con la maturità di giudizio propria dei preadolescenti americani che non sono andati a scuola, spiegano che Hitler era una persona sensibile, che l’olocausto è un complotto di Benigni e Spielberg e che le squadre di soccorso intervenute a New Orleans dopo l’uragano Katrina avrebbero dovuto occuparsi solo dei visi pallidi e lasciar annegare i negracci. Ovviamente i californiani de sinistra iniziano a picchettare i loro show, come se ci fosse qualcosa di sbagliato nel trasformare due bambine in fenomeni da baraccone internettiano (perché, ok, in Usa avranno preso questa storia sul serio ma da questa parte dell’oceano con il video di Victory Day ci siamo fatti le meglio risate) allo scopo di alzare qualche soldo da un pubblico di bovari che, nel tempo libero non impiegato facendo sesso con le sorelle e gli animali da cortile, ostentano svastiche e discettano di orgoglio ariano pur avendo serie difficoltà a localizzare la Germania su una cartina geografica. La signora April Gaede decide allora di riparare in Montana (ovvero l’antica terra di Thule abitata dagli Iperborei secondo quanto si legge nell’edizione integrale dei Protocolli dei Savi di Sion conservata nella biblioteca vaticana insieme al Necronomicon e alla ricetta segreta della Coca Cola) con la prole perché la California “non è abbastanza bianca”. Poi accade qualcosa che cambia la loro vita per sempre.

Durante il primo anno di scuole superiori Lynx si ammala seriamente. Le viene asportato un tumore dalla spalla e soffre di conati di vomito continui (probabilmente perché finalmente si rende conto di come aveva speso anni che avrebbe dovuto dedicare alle bambole e ai cartoni animati giapponesi). Per alleviare la sofferenza inizia a fumare erba, che le viene prescritta a scopo medico. Subito dopo anche la sorella chiede e ottiene la marijuana card, denunciando dei sintomi un po’ troppo vaghi (inappetenza e stress emotivo) per non dare adito a qualche sospetto. Da questo momento non saranno più le stesse. “Ci consideriamo liberal adesso – hanno spiegato al Daily Mail – da bambine dicevamo cose delle quali non ci rendevamo nemmeno conto, eravamo state sempre a casa a giocare con le capre”. “Sono stupefatta da quante culture differenti esistano, è meraviglioso, il fatto che ci siano così tanti popoli e luoghi diversi mi rende fiera dell’umanità” ha aggiunto Lynx, con una luce nuova negli occhi (rossa, per la precisione). “La marijuana mi ha salvato la vita” ha concluso. Più di quanto tu creda, ragazza mia. Benvenuta nel club. Ma non smettere di giocare con le capre, da strafatti è un’esperienza mistica. (Ciccio Russo)

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