AT THE GATES: è ufficiale, in autunno il nuovo album ‘At War With Reality’
Quello che i due brevi video diffusi nei giorni scorsi sul canale youtube del gruppo avevano lasciato intendere è stato confermato da un comunicato ufficiale: in autunno gli At The Gates pubblicheranno su Century Media At War With Reality, il primo album in studio dal 1995, anno di uscita di Slaughter Of The Soul.
‘Perché fare un nuovo album e farlo adesso?’ vi potreste chiedere – si legge nel comunicato – Ebbene, quello che abbiamo imparato negli ultimi anni, uscendo e suonando insieme, è che amiamo incredibilmente quello che facciamo. Amiamo suonare musica insieme e amiamo frequentarci come amici. Ma, da musicisti, scriviamo di continuo nuova musica. È una parte enorme della nostra identità“. Come ricorderete, il tour d’addio del 2010 avrebbe dovuto essere un’esperienza isolata. Poi, come commentò sarcasticamente Peter Dolving mentre i The Haunted andavano, nel frattempo, a puttane, è diventato un tour d’addio che dura ormai da quattro anni. Restava, però, ferma la promessa di non tornare mai più in studio. “Siamo pienamente consci di aver rilasciato delle dichiarazioni piuttosto drastiche in passato ma le cose cambiano, le situazioni cambiano e la gente cambia”, si giustificano ora. Chi siamo noi per giudicare, per carità.
Quando Anders Björler ci mandò il primo pezzo l’estate scorsa, avevamo zero aspettative sul risultato. Sapevamo una cosa sola: suonava fantastico! – prosegue la band – All’epoca non eravamo nemmeno sicuri che ci sarebbe stato un album ma, mentre le cose andavano avanti, nacquero nuove canzoni e sapevamo di avere in mano qualcosa di grande”. Adesso sappiamo tutti perché, ora che i The Haunted si sono rimessi in piedi, il chitarrista è rimasto fuori dalla partita. Quanto al nuovo materiale, viene descritto come un “perfetto mix tra i primi At The Gates e Slaughter Of The Soul”. Secondo i piani attuali, At War With Reality dovrebbe essere registrato tra giugno e luglio per poi essere pubblicato entro novembre.
Forse non sono la persona più adatta a tentare di analizzare la questione con oggettività, dato che Slaughter Of The Soul è uno dei cinque dischi che mi porterei sulla proverbiale isola deserta. Quel che mi permetto di dire è che, in questo caso, la componente di azzardo è forse addirittura superiore a quella che ha caratterizzato le reunion di Black Sabbath e Carcass, autori l’anno scorso di due album che, comunque la pensiate, hanno superato in volata le aspettative più ottimistiche. Tony Iommi non aveva mai smesso di scrivere ottima musica, come aveva dimostrato di recente con il disco degli Heaven & Hell, e l’annuncio che 13 sarebbe stato prodotto da Rick Rubin era stato, per quanto mi riguarda, sufficiente a dissipare buona parte dell’apprensione. Quanto ai Carcass, per tutta una serie di ragioni che ora non sto a sviscerare, era davvero difficile dubitare che Walker e Steer si sarebbero cimentati in un Lp se non fossero stati sicuri del risultato. Gli At The Gates, invece, si erano imbarcati in quello che doveva essere un tour d’addio e quel tour d’addio dura, per l’appunto, ormai da quattro anni. Se ne erano andati subito dopo aver pubblicato un capolavoro che gli anni successivi consolideranno come uno dei vertici espressivi più alti mai toccati dal metal estremo, che ha avuto un’influenza incalcolabile sulle generazioni successive. Si sono sentiti con un credito da riscuotere. E perché questa seconda giovinezza duri serve un nuovo disco. Ecco, non vorrei peccassero di ὕβϱις.
A me interessano poco le dichiarazioni, l’importante è che vengano fuori con un disco spettacolare, proprio come hanno fatto i Carcass! Parliamo degli autori di “Slaughter of the souls”, posso praticamente fare e dire quello che vogliono!
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speriamo sia una reunion alla Carcass… in questi casi è meglio incrociare le dita. mal che vada c’è sono sempre gli Empyrium che sono sicuro tireranno fuori un disco spettacoloso
nota a margine: il disco solista di Anders Bjorler uscito quest’anno è davvero bello. buon segno, dato che scrivere un disco strumentale che non aumenti il volume testicolare dopo 5 minuti non è così facile
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Questo me l’ero perso. Provvederò.
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mi sono dimenticato di scriverlo prima: molto bello ma con il metal non c’entra proprio niente, e nemmeno con i guitar hero, dato che ci saranno sì e no due assoli in tutto il disco. siamo più dalle parti di un postprogressive di marca Kscope
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niente, si può invecchiare e diventare cinici finchè si vuole, ma a leggere di un nuovo disco degli at the gates mi sono emozionato.
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ma si alla fie se tutto va bene ci sentiamo un ottimo nuovo disco degli at the gates, se tutto va male non credo che slaughter of the soul comincerà a piacermi di meno
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ma boh…ammetto che qui si va sul pesante…diciamo che se, perlomeno per me, i carcass furono “importanti” soprattutto a livello di crescita come ascoltatore sui dischi degli at the gates ci ho lasciato mezz’anima…ed in questi casi anche un disco semplicemente spaccaossa puo’ deludere. capace che non lo ascoltero’ per paura, tenendomi nella memoria gli strilli cacciati durante “Terminal spirit disease” al gods, ormai qualche anno fa..
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sarebbe bello che partisse dove the flames of the end finiva….
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si sono riformati anche i centinex!!!!!
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Evviva! Anche se gli Interment, nel frattempo, ci avevano tenuto compagnia a dovere. Peraltro Martin Schulman ha contestualmente mollato gli stessi Interment e si è portato il chitarrista dai Demonical.
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