Avere vent’anni: agosto 2002
Il disco più sadico dei Meshuggah, i Riot al nadir della sfiga, gli Shaman che vincono il derby con gli Angra, i debutti di Interpol e Forgotten Tomb e altri ventennali.
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Il disco più sadico dei Meshuggah, i Riot al nadir della sfiga, gli Shaman che vincono il derby con gli Angra, i debutti di Interpol e Forgotten Tomb e altri ventennali.
Continua a leggereKONKHRA – Come Down Cold Marco Belardi: Come Down Cold è l’album di merda per eccellenza dei Konkhra. I motivi sono molteplici, ma ho da preparare da mangiare ed è perciò che ve ne elencherò solamente, e rapidamente, giusto alcuni. Il death metal era andato temporaneamente a puttane, e Anders Lundemark, un danese come Lars Ulrich e di conseguenza un
Continua a leggereI Riot sono, insieme ai Voivod, uno dei gruppi heavy metal con la proporzione diretta più clamorosa tra meriti artistici e sadico accanimento del destino cinico e baro, accanimento culminato in entrambi i casi con la morte prematura del chitarrista e compositore principale seguita da una reunion improbabile ma riuscita contro ogni presupposto. Agli statunitensi, forse, andò ancora peggio che
Continua a leggereEXCITER – The Dark Command Marco Belardi: Serviva The Dark Command per dimostrare che un gruppo navigato come gli Exciter potesse fare bene anche senza Dan Beehler. Anzi, a dire il vero dopo Unveiling The Wicked per il sottoscritto erano già calati un bel po’, forse perché il chitarrista John Ricci nel frattempo s’era messo a cazzeggiare coi White Zombie ai tempi
Continua a leggereDARK TRANQUILLITY – The Gallery Trainspotting: Questo è uno dei dischi più importanti della storia del metal svedese. Io gli preferisco i successivi The Mind’s I e Haven, ma è innegabile che sia tutto partito da qui. The Gallery ha dato spunti sufficienti per una rielaborazione strutturale del death melodico forse più di quanto non abbiano fatto gli In Flames, talmente
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