Avere vent’anni: YNGWIE MALMSTEEN – War to End All Wars
Perché alla fine il vero obiettivo di Yngwie Malmsteen era vivere come un Casamonica, tra collanazze, Ferrari e tappezzeria leopardata.
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Perché alla fine il vero obiettivo di Yngwie Malmsteen era vivere come un Casamonica, tra collanazze, Ferrari e tappezzeria leopardata.
Continua a leggereMarco Belardi: Ho comprato La Gazzetta dello Sport per molti anni. Facevo un lavoro in cui mi rompevo i coglioni per svariate ore al giorno, con una pausa pranzo che non finiva mai prima di riattaccare a leggere contatori. In realtà non era affatto male come impiego, soltanto che finivo per arricchire gli edicolanti prendendogli letteralmente di tutto: qualche libro,
Continua a leggereNon è Burn the Sun, ovvero il secondo, e più noto, album di questo supergruppo nato sul finire degli anni Novanta per mano del chitarrista Tore Østby (all’epoca ex-Conception, di recente riformatisi con alla voce il sempre fantastico Roy Khan) assieme a Jorn Lande alla voce, John Macaluso dietro le pelli e Mats Olausson alle tastiere, tutti nomi conosciuti o
Continua a leggereSi può affermare che durante gli anni ’90 a Roma si stesse sviluppando una vera e propria ‘scena’ progressive metal? DGM, Abstracta e Zen da soli forse erano un po’ pochi per poter sostenere tale teoria, però pure nel resto d’Italia non è che si cazzeggiasse: Evil Wings, Garden Wall, Last Warning, Time Machine e (certo di averne dimenticati parecchi
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