Un festival tra i colli abruzzesi con Godflesh, Giuda (che botta), Horror Vacui, Little Pieces of Marmelade, The Sade e Jennifer in Paradise è stato il modo migliore per dire addio all’estate.
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Il torpore dell’esordio della band fondata da Justin Broadrick dopo lo scioglimento dei Godflesh esprime l’inquieta rassegnazione di chi non si aspetta più nulla dal domani.
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Ciccio si porta i due figlioletti al Frantic per battezzarli con il sacro fuoco del metallo. Di headliner riuscirà a vedere solo i GODFLESH ma in compenso gli EREB ALTOR diventeranno il nuovo gruppo preferito del Cacodemone maggiore.
Continua a leggereI Godflesh erano un ponte tra il metal e il resto della musica pesante che valesse la pena ascoltare, ne abbracciavano una parte importante. Lungo tutti gli anni ’90 chi non ne voleva un cazzo di vecchie glorie in crisi di identità, taglialegna in libera uscita, favolette Disney con eunuchi alla voce o quale che fosse il farsesco trend del
Continua a leggereDopo la delusione dello scorso anno, gli endorsement non richiesti di tutti quelli arrivati con almeno dieci anni di ritardo e i peana fuori luogo dei vari Vice/Noisey (i Re Mida della merda, secondo una brillante definizione di non ricordo chi) si temeva un festival in fase discendente, mutato nei suoi obiettivi e fondamenti e preda dei più biechi istinti
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