Tag Archives: Finlandia

1000 ways to die: un’occhiata alle statistiche di Metal Archives

Nell’era pre-internet, quando uscivo a comprare il giornale ogni mattina, la prima pagina che andavo a guardare era quella dei necrologi, poi passavo alle notizie di cronaca nera e solo dopo alle pagine di politica ed economia. Sarà stato merito del metallo e della fascinazione per certe tematiche, boh, vallo a capire. Ad ogni modo, il ‘vizietto’ non mi ha

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Avere vent’anni: STRATOVARIUS – Visions

Trainspotting: Con Visions si apre definitivamente il periodo truzzo degli Stratovarius. Per fare un paragone cinematografico, se The Fourth Dimension fosse Pitch Black, Visions sarebbe The Chronicles of Riddick. O Rambo 1 e 2, o Rocky 1 e 4. Insomma, ci siamo capiti; e, come detto, Episode sta nel mezzo. La caratteristica dei primi Stratovarius era proprio l’unione del power

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Avere vent’anni: CHILDREN OF BODOM – Something Wild

Alexi Laiho m’ha sempre dato un po’ fastidio, tra rimmel, trucchi e quell’immagine a metà tra il depresso/punk/glam/salcazzo che, più che donare fascino a ‘sto soggettone, dà proprio l’impressione che sia un coglione senza ritorno; impressione poi confermatami dal matrimonio, durato un paio d’anni, con quel discreto barile svociato di Kimberly Goss, tastierista per un periodo dei Dimmu Borgir, con la quale ha inciso ben

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Avere vent’anni: STRATOVARIUS – Episode

Trainspotting: Episode passa da sempre per essere il miglior disco degli Stratovarius. Pur se i finnici fecero il botto con Visions e Destiny, chi li seguiva da prima non la finiva mai di rimarcare quanto Episode fosse migliore, più genuino, meno piacione, eccetera. In realtà non è proprio così, a mio umile quanto insindacabile piacere. Episode capita in un momento particolare degli

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