Avere vent’anni: DESTRUCTION – The Antichrist
The Antichrist fu un colpo di coda inaspettato per i Destruction, che non si sarebbero mai più ripetuti a questi livelli.
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The Antichrist fu un colpo di coda inaspettato per i Destruction, che non si sarebbero mai più ripetuti a questi livelli.
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Andre Grieder e V.O. Pulver sono due musicisti svizzeri che hanno varcato la soglia dei cinquanta. Il primo ebbe il suo inglorioso momento di gloria nel 1990, sull’album dei Destruction che ricorderemo per la cover di My Sharona e per i toni ben più alleggeriti rispetto a ciò a cui Release From Agony ci aveva abituati. Era Cracked Brain, e giusto
Continua a leggereIl fatto è che a questa band, nonostante il mio dichiarato amore per brani come Death Trap e in particolar modo per l’accoppiata a distanza Infernal Overkill – Release from Agony, non sono mai riuscito ad affezionarmi fino in fondo. Per cui, ogni volta che ne scrivo, mi sento sempre un po’ condizionato. I Destruction del 2000 dovevano sentirsi un
Continua a leggereSe c’era un album verso il quale la mia speranza, o se preferite fiducia, rasentava lo zero assoluto, era questo dei Destruction. Poche loro uscite mi hanno davvero entusiasmato: sono certamente affezionato a Infernal Overkill anche perché è lì che si trova la mia canzone preferita del gruppo di Schmier e Sifringer, Death Trap, ed ho una particolare predilezione per Release from Agony
Continua a leggereIniziamo questa ignobile rassegna col piatto meno forte, che poi, a lettura ultimata realizzerete fosse l’esatto contrario. Trattasi del secondo disco dei Ravager, o meglio di due tizi attivi in una band chiamata Excavator – un nome che non avrei mai e poi mai abbandonato, al costo di spendere tutto in avvocati per una vita intera – che in qualche
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