Tag Archives: Burzum

Avere vent’anni: BURZUM – Filosofem

  Questo è uno dei cinque dischi che mi porterei su un’isola deserta. Ho comprato la chitarra elettrica per avere la soddisfazione di suonare Jesus’ Tod, ma poi quella faccenda è finita male. C’è stato un periodo in cui sostenevo fermamente che la storia della musica, a partire dal primo bastone battuto sul primo tronco, avesse un andamento finalistico che

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Avere vent’anni: TIME MACHINE – Act II: Galileo

  Ho sempre associato la musica alle emozioni, le emozioni alle situazioni, le situazioni ai ricordi, i ricordi ai bisogni, i bisogni al cibo. Purtroppo per me tutto si riconduce, e mi riconduce appunto, al cibo. Dato questo assunto e dato l’aumento della mia pinguedine come costante universale K, mi trovai ad ascoltare “French fries with pepper” dei grandi Morphine

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Trova anche tu una donna della razza migliore con i consigli del Conte Burzum

Varg Vikernes ha pubblicato sul suo canale youtube, lo stesso che ci ha regalato i suoi stranianti tutorial di chitarra senza amplificatore (le armi costano), The key to good women’s hearts, una sorta di video motivazionale dove svela ai seguaci che glielo avevano chiesto (embè) il segreto per trovare in questo mondo malvagio e sempre meno ariano una “good and

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I (più o meno) graditi ritorni di ARCTURUS, BURZUM ed ENSLAVED

Gli ENSLAVED ci fanno dono di un’altra anteprima dall’imminente In Times, la cui uscita nei negozi è prevista per il 9 marzo. Noi continuiamo a dare eco a qualsiasi cosa loro facciano perché siamo convinti che gli autori di RIITIIR siano tra i migliori gruppi attualmente esistenti. Questa One Thousand Years Of Rain rimescola per l’ennesima volta le carte, ripartendo

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6-6-6 the review of the Beast #3

Finisce qui l’estenuante carrellata di uscite discografiche medio-buone (e qualche ciofeca indigeribile) che ha avuto come filo conduttore quel numerello a noi tanto caro. Per andare a recuperare le prime due cliccate qui & qui. Ci si ammucchia nuovamente, dunque, nel modo più ignorante possibile con i Goatmoon, perché sì. GOATMOON – Voitto tai Valhalla (Werewolf Records) Delizioso crogiolo di antisemitismo, razzismo,

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