Author Archives: Cesare Carrozzi

Il doom da sentire in macchina: SORCERER – Lamenting Of The Innocent

Non sono mai stato un appassionato di doom. Voglio dire, a parte i Black Sabbath nelle loro varie incarnazioni, alcune migliori di altre, non è un genere che mi abbia mai attirato molto, o meglio: diciamo che non mi ha attirato affatto. Generalmente mi piace roba più pesante, e con pesante intendo aggressiva e preferibilmente anche veloce dove serve, non

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Vi piace Brave New World? Prendetevi a schiaffi

Quando uscì Brave New World la stragrande maggioranza del pubblico lo considerò un capolavoro, e se non proprio un capolavoro tout-court allora un eccellente disco che segna la rinascita di una grandissima banda e blablabla. Ora, io ci ho provato a farmelo piacere (per quanto possa provare a farmi piacere qualcosa mio malgrado comunque), cosa che di certo non faccio

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Verminous: e poi scoprii che i THE BLACK DAHLIA MURDER non facevano porcheria-core

Pur avendo una storia praticamente ventennale ed una decina di album all’attivo (in realtà nove con questo ultimo Verminous), ho cominciato ad interessarmi ai The Black Dahlia Murder relativamente di recente, cioè da Abysmal del 2015 in poi. Perché? Perché boh, essendo post-Duemila e provenendo dagli Stati Uniti li ho immediatamente collocati nella categoria metalcore da stronzi e non me

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WOLF – Feeding the Machine

Molti di voi si ricorderanno degli svedesi Wolf per l’agghiacciante copertina del primo album omonimo, una roba allucinante ed indecente che, giustamente, marchierà d’infamia il resto della vita artistica del gruppo, proseguita poi per alti e bassi. Io stesso ammetto di non averli sempre seguiti con costanza: l’ultimo album che mi piacque davvero dei Wolf è stato The Black Flame

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