Avere vent’anni: DIMMU BORGIR – Death Cult Armageddon

Se i Cradle of Filth, soltanto sei mesi prima, avevano fatto uscire un signor disco come Damnation and a Day, non si può dire lo stesso dei loro finti eterni rivali (solo un mucchio di stronzate da forum, in realtà non si sono mai “cagati de pezza”, come si dice a Roma, anzi, magari si stimano pure e hanno condiviso un paio di vacanze in barca sui fiordi insieme, scorreggiando e scatarrando all’unisono, brindando a Satana e dandosi sonore pacche sulla spalla per gli ottimi fatturati degli uni e degli altri) Dimmu Borgir.

copertina

Death Cult Armageddon prosegue il delirio di onnipotenza iniziato due anni prima con Puritanical Euphoric Misanthropia. Qui superbia e tracotanza superano di gran lunga non tanto le idee (che ci sono, anche se assemblate malino) quanto la genuinità e i sentimenti.

Lontanissimo (issimo issimo!) parente dei tenebrosi e crepuscolar-contadini For All Tid e Stormblast (quest’ultimo, per chi scrive, disco black metal più bello di sempre e per sempre), cuginetto bullo del solenne ed elegante Enthrone Darkness Triumphant, fratellino ancora più megalomane ed egocentrico del sopracitato Puritanical Euphoric Misanthropia, Death Cult Armageddon è per un buon 75% (salvo la cafona ma più che riuscita Progenies of the Great Apocalypse, l’epica Blood Hunger Doctrine, gli ultimi due minuti di Cataclysm Children e davvero pochissimo altro) un pastrocchione symphonic black metal postmoderno, magniloquente e giocattoloso.

Sembra la colonna sonora di un film gotico/post apocalittico girato dalla versione satanista di Michael Bay su sceneggiatura del Dottor Inferno di Mazinga Z. Starebbe bene in una specie di Mad Max – Fury Road, incrociato con Transformers, in cui robottoni giganti con le fattezze di Shagrath e di Silenoz nuclearizzano cattedrali gotiche erette nel deserto mentre nel frattempo dei tizi brutti, sfigurati e pelati, vestiti da monaci guerrieri, guidano a tutta velocità dei sidecar in lamiera dotati di rostri e spuntoni di vario genere, urlando al cielo endecasillabi demoniaci in growl e screaming.

Ho reso bene l’idea? Ve lo vedreste un film del genere? Io sì, ma una sola volta al cinema con un tir di coca cola e pop corn, poi basta. Non mi compro di certo il dvd.

retro copertina

Dov’è la poesia di una Når sjelen hentes til helvete? E se la poesia ha rotto il cazzo, dov’è l’atmosfera da messa nera in un elegante sotterraneo di qualche villa confiscata alla Sacra Corona Unita tra Mesagne e San Vito dei Normanni di Spellbound (by the Devil)? Non c’è! Ma neanche l’ombra. Solo tanta apparenza e un’incredibile opinione di se stesso.

Death Cult Armageddon è il parente che ha vissuto in Svizzera e ha fatto i soldi ma è più stronzo del cane del tuo vicino.

Death Cult Armageddon è quel tuo amico che ha scoperto la Double IPA e non beve più la Peroni.

Death Cult Armageddon non è quello scatarro in pieno volto di Stormblast 2005, neanche quello schizzo di diarrea nelle mutande di In Sorte Diaboli e nemmeno la voglia di morire di Abrahadabra, però ti fa incazzare comunque. Ancora oggi, a distanza di vent’anni. (Gabriele Traversa)

https://www.youtube.com/watch?v=TKhEP9PhNTg&ab_channel=HDFactory

4 commenti

  • Avatar di Nagash85

    In questo qualcosa di salvabile lo trovo ancora, poi il nulla.

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  • Avatar di Simone Amerio

    Per me il loro capolavoro. e sti cazzi per i riffoni thrash o le orchestrazioni fatte con 105 musicisti. Lo trovo molto più a fuoco di PEM. Non chiedetemi di scegliere tra questo e SBM perché sarebbe come chiedere ad un genitore quale figlio ama di più. Però ho l’impressione che sia figo parlar male di loro, dire che sono morti dopo Enthrone e che il loro unico capolavoro sia For all tid. Poi questa è la politica di Metal skunk e i gusti son gusti (poi sia chiaro dopo ebbero un tracollo micidiale ed ora sono la parodia di loro stessi)

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  • Avatar di Carolina84

    Questi gruppi che si atteggiano a gran cattivoni con pose aggressive, pelle, catene a altro li ho sempre trovati ridicoli. C’è una parte non indifferente del black metal che è scivolata rapidamente nel pacchiano senza alcuna vergogna.

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  • Avatar di fabio rossi

    Ma quella grossa croce rovesciata,che Shagrath portava appesa al collo,non gli ha portato qualche trauma ?

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