La finestra sul porcile: THE FLASH
The Flash è il classico film di supereroi alla Warner, dalla gestazione lunghissima, rimaneggiato più e più volte, col protagonista, Ezra Miller, che a un certo punto sclera e aggredisce gente (prima in Islanda e poi alle Hawaii) e nel frattempo un sacco di chiacchiere su chi incarnerà il prossimo Flash, se lui o qualcun altro, ancora prima che la pellicola uscisse nelle sale. Ah, il tutto durante l’ennesimo cambio ai vertici della direzione artistica dietro ai prossimi film DC, con adesso al comando James Gunn e tale Peter Safran (che onestamente ignoro chi sia, se non un produttore cinematografico) e annesse polemiche assortite. Ora, data la situazione, a chiunque verrebbe da pensare che The Flash sia una merda fumante, peraltro dopo che il film DC precedente, Black Adam (Shazam 2 l’ho saltato), si è rivelato (quasi) il peggior film di sempre, grazie al sempre fantastico Dwayne “The Rock” Johnson che si impone sulla produzione, si sceglie un regista-fantoccio, si confeziona un prodotto cucito addosso e ha l’unico risultato pratico di aver gettato nel cesso la propria carriera cinematografica, peraltro già del tutto incomprensibile, almeno a me. Vabbè, ma quindi The Flash è ‘na merda? Nì.
The Flash in certe occasioni funziona piuttosto bene, e tutta la prima parte non è affatto male, specialmente perché pare non prendersi mai molto sul serio, con un tono piuttosto leggero anche se non troppo. Non diventa mai una commedia tout-court, e in un certo senso recupera quello spirito un po’ scanzonato alla Thor: Ragnarok evitando, però, lo scivolamento nell’avanspettacolo puro di Thor: Love And Thunder. Inoltre Ezra Miller, follia a parte, è piuttosto bravo come attore, rende bene la parte e quando spunta fuori il Batman di Michael Keaton il film migliora ancora, perché la chimica tra i personaggi funziona e si ha la sensazione, finalmente, di non aver buttato un’oretta nel cesso. Poi però arriva l’altra ora, quella della seconda metà della pellicola, e lì purtroppo vengono fuori le varie magagne, soprattutto l’inconsistenza di metà sceneggiatura, con molte scelte narrative totalmente stupide o incoerenti, non ultima una sequenza tra Barry Allen e la madre (che non sto qui a descrivervi nel caso vogliate vederlo) talmente improbabile che uno finisce per domandarsi se ad un certo punto apparirà il logo di YouPorn e lei se lo trascinerà a casa (categoria: incesto).
Quindi il fiasco di The Flash non è nella pochezza della computer grafica, che tutto sommato è decente, e nemmeno nella tara che si porta dietro per l’essere un film Warner/DC anno domini 2023. No. The Flash ha fallito, come molti prima di lui, perché alla fine della fiera è un film sciocco, che rovina tutte le buone premesse in un’ora conclusiva sconclusionata che lascia davvero l’amaro in bocca. Spero per la DC che le cose con Gunn migliorino, anche se dopo aver visto il terzo episodio dei Guardiani della Galassia francamente vorrei solo che scomparisse. Tra l’altro quando gli fanno notare che infila la moglie in ogni cazzo di progetto che fa ha anche il barbaro coraggio di negare, il fenomeno. Bah. Chi vivrà vedrà. (Cesare Carrozzi)



se il buon Zack Snyder avrebbe preso il posto di James Gunn sarebbe stato un film pazzesco. Concordo con te
"Mi piace""Mi piace"