Ancora una per il carro di buoi: il vademecum definitivo

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Ok, avevo collezionato, tipo cinque mesi fa, una serie di notizie inutili che però giravano tutte intorno allo stesso tema: cantanti fiche nel metallo. Essendo passato un casino di tempo, credo che quelle notizie, già in partenza inutili, siano oggi ancora meno necessarie. Magari a qualcuno interesserà ancora sapere che Anette Olzon sta preparando un disco con Jani Liimatainen, io, per esempio, mi chiedo chi sia l’una e chi l’altro e se poco interesse mi desta conoscere le gesta di questo Jani, almeno vorrei cercare di capire se la Anette sia almeno bona o no. E dunque, cari amici rattusi del metallo, spariamoci questa carrellata di signorine metallo, perché anche l’occhio vuole la sua parte.

emmanuelle-zoldanPotremmo dire, come premessa, che molte di queste donne sono diventate qualcuno perché fidanzate o sposate con un musicista, un produttore, oppure perché semplicemente la danno. Ma non lo diremo, perché, anche se così fosse, sarebbe per un maggior fine: rendere onore al metallo. E quando il fine ultimo è il metallo, care signorine, tutto è ammesso. Potremmo anche dire che ne verrà fatto un discorso orribilmente maschilista, perché si parte dal presupposto che siano tutte delle emerite capre, e invece neanche questo diremo, care lettrici. Del resto, siamo nell’epoca Trump e bisogna allinearsi. E allora, vai. EMMANUELLE ZOLDAN: questa bella ciaciona è francese e pare abbia studiato pure al conservatorio, ma qui, se vi ricordate, abbiamo dato per scontato che fossero tutte capre, quindi facciamo finta di non aver letto questa cosa. La morettona con l’occhio affascinante è la nuova cantante dei Sirenia, il gruppo gotico pipparolo di Morten Veland, quello dei Tristania.

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Monika Pedersen

Per quanto oggi siano due gruppi fondamentalmente da mentecatti, c’è stato un preciso momento in cui i Tristania non facevano così cacare e lo stesso At Sixes and Sevens non mi dispiaceva così tanto. Poi, vabbè, a me le francesi fanno sangue quasi a prescindere, soprattutto quando hanno un filo di adipe di troppo, figurati una con quegli occhi così (voto 8 perché fa sangue). Prima di questa tizia ci stavano, in sequenza sparsa, MONIKA PEDERSEN che è un po’ troppo ciaciona (voto 6 per l’impegno ai fornelli), anche per i miei gusti, ed è danese (mai avuto particolare interesse nei confronti della carne danese, del resto), e l’altra – che trovate nella foto di apertura – era tale HENRIETTE BORDVIK, la quale, al netto della mascellona e dell’attrezzatura da scannamento sempre efficaci, mi sembra il classico tipo che le togli il trucco e il push-up e sotto non c’è un cazzo di particolare, però la signora si fa fotografare sovente in sella alle moto e per me il connubio femmina/moto diciamo che rappresenta il non plus ultra (voto 7,5 per l’intenzione).

C’è da dire, comunque, che al signor Morten vanno tutti i nostri hail per le sue competenze nel recruiting. Si erano nominati i Tristania. Pure lì c’è roba. MARIANGELA DEMURTAS che è bella da fare male agli occhi e sarà sicuramente bravissima (fuori categoria).

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Mariangela Demurtas

Prima di ella ha cantato in questa mirabolante band la signorina VIBEKE STENE che è un raro tocco di fica imperiale, la quale ha tutte le carte in regola per ben figurare in un concorso di bellezza norvegese e vincere a mani basse (voto 9 per il taglio di capelli).

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Vibeke Stene

Continuiamo sul genere power-chubby con HEIDI PARVIAINEN, leader dei Dark Sarah, che già solo per il nome bisognerebbe correre tutti al più vicino negozio di dischi e prenotarsi una copia del prossimo cd. La finlanda Heidi, a conferma del suo nome, si fa fotografare in abiti fiabeschi ma io la preferisco in abiti più succinti che mettono in mostra i suoi bei cosciotti. E qui, cari amici, sembra arrivato il momento di fare un discorso importante e maturo sul come cambiano i gusti per le femmine col passare degli anni.

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Heidi Parviainen

Se da giovincello mi facevano impazzire le ragazzine della porta accanto, con un velo di trucco e una bellezza delicata, più vado avanti più apprezzo la macelleria, quindi cosciotti ben torniti, forme e pezzature di carne bovina giustapposte dove meglio si conviene, strati anche eccessivi della stessa purché non si comprometta l’equilibrio estetico della cosiddetta forma a clessidra. Questa nuova passione per l’abbondanza vedo che non riguarda solo me ma contagia la stragrande maggioranza dei miei coetanei, tale da definirla una vera e propria tendenza a diventare progressivamente più maiali, meno fini cultori delle estetiche perfette (quindi voto 7 anche per Heidi coerentemente al discorso di cui sopra), e più in generale ad abbassare la propria asticella di riferimento.

All’inizio, dunque, mi chiedevo come fosse questa ANETTE OLZON e devo dire che è bruttarella, ha un naso suino e un fisico che dimostra l’età che ha, però, sempre rispetto al discorso di cui sopra, non è che la butti via (insomma un 6 politico). E gli Xandria? Saranno pronti a chiedere i più attenti di voi. Non ho dimenticato gli Xandria, tranquilli. Del resto, come dimenticare gli Xandria?

Anette Olzon

Anette Olzon

Il famosissimo gruppo tetesco oggi è il personale dildo della gnoccolona al sugo (quindi voto 8) DIANNE VAN GIERSBERGEN che però non è parente della Suprema Diva Anneke, la cui bellezza resta tutt’oggi inarrivabile e non dovrebbe essere mai materia di trattazione. Di viso non mi fa impazzire ma, insomma, se dovessi trovarmela davanti non mi concentrerei di sicuro sulla forma degli zigomi. Mi sono preso pure il disturbo di ascoltare una cosa random dei fondamentalissimi Xandria, tipo questa, e non capisco come possa esistere qualcuno a cui piaccia questa merda.

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Dianne Van Giersbergen

Sempre in ordine sparso, prima della suddetta ciaciona hanno cantato in questo gruppo di merda le signorine Kerstin Bischof, Manuela Kraller e LISA SCHAPHAUS-MIDDELHAUVE. Le prime due le citiamo ma niente di che, mentre la Lisa è di una categoria superiore, la quinta coppa c, per la precisione (hail a sfare e voto 8 pieno e sodo).

Lisa Schaphaus-Middelhauve

Lisa Schaphaus-Middelhauve

Sempre per la floridissima categoria ‘vacche al pascolo’, ecco a voi la finalista del Masterchef norvegese (no dai, scherzo), la valchiria CARMEN ELISE ESPENAES che se le capiti sotto mano ti spiezza in due. La señorita è niente popò di meno (cioè la stessa quantità di popò) che la sorella di Liv Kristine! Ho letto che canta in un gruppo folk metal sinfonico di mangiapatate crucchi, di cui non ricordo più il nome, il che è quantomeno opportuno per lei (voto 6 perché, vorrei ricordare, il problema non è la coltre di adipe in sé ma la perdita dell’effetto clessidra).

Carmen Elise Espenæs

Carmen Elise Espenæs

Un’altra che ti spiezza in due secondo me è l’americana MARY ZIMMER degli stranoti Luna Mortis, la quale sfoggia due travi muscolose al posto delle gambe e un atteggiamento da pronta mungitura (voto 9, li mortacci sua). Ma passiamo alla categoria ‘cantanti con nomi da pornostar’ iniziando dalla greca GOGO MELONE, singer del gruppo gotico pipparolo Luna Obscura (e chissà quanti altri gruppi pipparoli che iniziano con Luna esistono e io non conosco), continuando con la messicana MARCELA BOVIO, dei Stream of Passion (che non riuscirete mai a indovinare che genere facciano), e finendo con un salto in America da SABRINA VALENTINE, voce e latex dei Seven Kingdoms, e poi un paio di zompi allegri nella camera da letto di AMANDA SOMMERVILLE dove sicuramente troveremo frustini e strap-on di tutte le fogge e dimensioni.

Mary Zimmer

Mary Zimmer über Alles

La signora Amanda ha collaborato sia con gli Avantasia, sia in un progetto solista con Kiske (chissà se il buon Mickey avrà apprezzato la strumentazione), non proprio con gli ultimi fessi insomma. Di questo progetto nello specifico non saprei dirvi un ette, a parte la cosa che mi sembra più interessante ovvero che la batterista è della Repubblica Ceca e si chiama Veronika Lukešová e le due cose insieme (ceca+batterista femmina) ispirano belle vibrazioni. Certo che mi sono imbarcato in un’impresa tosta. Non pensavo che il mondo del metal fosse così pieno di vacche. Ma andiamo avanti.

 

Prima, però, mettiamoci in pari con le foto della mandria:

Gogo Melone

Gogo Melone

Marcela Bovio

Marcela Bovio

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Sabrina Valentine

Amanda Somerville

Amanda Somerville

Capitolo Nightwish e affini. Qui ci sarebbe da fare una puntata a parte.

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Elize Ryd

Oltre alla ben nota amica dei camionisti Tarja Turunen e la più ‘delicata’ ELIZE RYD degli Amaranthe, mi sento di citarvi, in questo particolare consesso, la pantagruelica cinghialona FLOOR JANSEN i cui cosciotti al forno con bacche di ginepro devono essere una vera delizia (voto 7, ok l’abbondanza ma anche la tonicità è importante, grazie).

Floor Jansen

Floor Jansen

Se non siete ancora soddisfatti, prima di chiudere ci lasciamo con una di fotona osè di MARIA BRINK, che ci sta sempre bene e mette tutti d’accordo.

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Maria Brink

Chiudiamo veramente con la notiziona dell’anno: Alissa White-Gluz (Alissa White-Gluz pegging, Alissa White-Gluz goes black, Alissa White-Gluz handjob compilation) che sta lavorando ad un progetto solista, che si chiamerà semplicemente Alissa (io lo avrei chiamato ancora più semplicemente: Spruz). L’artista ha dichiarato che esso sarà uno sfogo creativo per aprire i miei scrigni compositivi per testi e musica senza restrizioni o pressioni per conformarmi ad un genere o ad un’epoca. Sarò anche molto attenta a ciò che vogliono i miei fan – non ho ignorato le insistenti richieste per sentirmi cantare in pulito! Nell’attesa che ci apra il suo scrigno creativo, potremmo chiederci: cos’è che vogliono veramente i suoi fan? (Charles)

ps. Giustamente non viene citata mai perché canta in un gruppo dicasi osceno, ma la migliore di tutte secondo me resta la Simone Simons, che come canta lei in play-back, nessun’altra.

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