Skunk Jukebox: stuff we won’t care about in 2012

Ci sono dei dischi e delle band su cui, anche su un sito come questo che ha come unica linea editoriale i gusti e le perversioni personali di chi ci scrive (ed è per questo che oramai la metà delle uscite che vengono recensite sono black metal: cari colleghi, un giorno vi metterò il Roipnol nell’amaro e vi risveglierete legati e imbavagliati per poi essere sottoposti all’ascolto forzato dell’opera omnia degli Exodus), ci si sente obbligati a buttare giù due righe per un minimo di dovere di cronaca. Ovviamente a tutto c’è un limite: del metalcore e consimile monnezza da yankee continueremo pressoché a ignorare l’esistenza e il nuovo video dei Soulfly e già grasso che cola se lo trovate sulla nostra possente pagina facebook of fire and steel (che, se già non lo fate, vi raccomandiamo di seguire, un po’ perché ci trovate tante stronzatine carine carine che, per un motivo o per un altro, non possono trovare spazio sul blog, un po’ perché – lo ricordiamo – se non cliccate su ‘mi piace’ Satana si prenderà la vostra anima questa notte).

Dei Meshuggah, gruppo che ha avuto un’influenza incalcolabile sulle nuove generazioni di teste metal (quanto questo sia stato un bene o un male è tutto da discutere), toccherebbe parlare, ad esempio. Un paio di settimane fa era uscito il leak di un nuovo brano. Avevo chiesto se qualcuno avesse voglia di farci un pezzetto ma nessuno, me compreso, sembrava avere la minima idea di che scrivere, avendo smesso di provare un vero interesse per l’act svedese dai tempi di, boh, Chaosphere? Ora è uscito il trailer di Koloss, nei negozi superstiti a fine marzo:

Il disco potrebbe anche rivelarsi carino, però siamo già pienamente consci che, salvo un improvviso guizzo di creatività del Cortesi, è molto difficile che quando sarà uscito a qualcuno venga il ghiribizzo di recensirlo. Non ce ne vogliate.

Passiamo ora alla pratica Orange Goblin. A me all’inizio piacevano ma un certo punto mi hanno stuccato. Avevo pertanto cercato di scaricarli a Stefano Greco, il quale mi ha risposto che all’inizio gli piacevano ma che a un certo punto lo hanno stuccato. Per sentirci con la coscienza a posto diamo quindi spazio al grazioso video di Red Tide Rising, tratto da An Eulogy For The Damned, pubblicato da Candlelight pochi giorni or sono.

So che Nunzio lo ha ascoltato ma neanche lui ha voglia di recensirlo. Quindi se volete sapere com’è domandatelo a lui.

Il metalcore, dicevamo prima. A esser sinceri non tutte le band che si cimentano in questo esecrando sottogenere ci suscitano orrore e ribrezzo. Ce ne sono alcune per le quali proviamo addirittura una quasi benevola indifferenza. Come gli Unearth.

Watch It Burn è la traccia d’apertura dell’ultimo Darkness In The Light (Metal Blade), del quale non ce n’è fregato una mazza la scorsa estate. Io un disco metalcore all’anno per cultura personale me lo sento pure ma nel 2011 ho già dato con i Darkest Hour. Mo’ aspetto maggio che esce il nuovo Shadows Fall, così anche per il 2012 sono a posto. A proposito, vi lascio con la title-track, suonata dal vivo per la prima volta qualche giorno fa in quel di Rochester. Arimortis.

7 commenti

  • Avatar di Nervi

    Complimenti per la pagina facebook. Mi avete fatto scoprire un sacco di cose interessanti. Il video con la Sciarelli forse è il punto più basso toccato dalla tv italiana, roba che neanche un ipotetico Frankenstein realizzato con parti di Platinette, Sgarbi, la Mussolini e Salusti sarebbe potuto arrivare a tanto.

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  • Avatar di El Greco

    orange goblin confermati headliner dello shod, tocchera’ farsene un ragione e ascoltare sto disco. ma forse anche no, cioe’…boh..forse, ma anche sticazzi.

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  • Avatar di masullomarco

    Oh a me gli Orange Goblin piacciono, magari è un problema mia. Per il resto piena condivisione su tutta la linea, a partire dagli inutili Meshuggah, un gruppo che ho sempre visto come la solita band che ha la pretesa (seria per altro) di fare musica per un pubblico colto (e fai heavy metal? bah). Schieramento Exodus comunque.

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    • Avatar di fredrik

      non a caso il disco che preferisco dei meshuggah è obzen, più diretto, più figlio degli at the gates e questo non può che essere un bene!

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    • Avatar di El Greco

      ma infatti gli OG so’ fichi, solo che negli anni ho perso un po’di interesse nei loro confronti. comunque il pezzo del video e’ bello furibondo.

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  • Avatar di lowfiles

    ok ragazzi, si che che il metallaro colto de ‘sto cazzo ha rotto abbondantemente, ma per dire io su “Chaosphere” ci ho scapocciato allegramente spaccandondomi la fronte sul muro durante i controtempi e basta. i meshuggah non sono heavy metal nella misura in cui vengono da altri lidi tangenti, ma voglio di’, a ‘sto punto manco i korpiklaani sono heavy metal, e delgi alcest non vi dovreste curare. per non parlare di un macello di altra robba simphonica , pomposa, costruita, elaboratissima, violentissima e/o schizoide che non dovrebbe essere metal se non lo sono neanche i m’asciuga (o i my dying gay pride, come ebbe a dire sempre barg eoni or sono). che poi tutti abbiano sentito il diritto di inserire nei propri pezzacci quel tot di mi-mi-mimi-mi in sincrono chitarra e cassa è un più prolema di gente che non sa neanche che cosa sta facendo(come diceva La Penna-prima o poi la finirò con le citazioni, giuro-“non siete degni del vostro genere preferito, tenetevi i darkane”)che dei meshuggah

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