Monthly Archives: novembre 2011

MACHINE HEAD – Unto The Locust (Roadrunner)

Essendo questo il primo post che scrivo sul blog, mi piacerebbe narrarvi di quanto Metal Shock sia stato fondamentale per la mia adolescenza; mi limiterò invece nel dire che forse è pure giunto il momento che qualcuno ci spieghi la fantasia erotica dell’Arioli, quella che comprendeva un cucchiaino e i capelli corvini, perché qui c’è gente, tipo io, che non

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La Cina è vicina, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare le Babymetal

Quando entrai a far parte della redazione di Metal Shock, mi venne detto che nel sito non vigevano regolamenti particolari, ad eccezione delle classiche limitazioni politically correct quando si trattano argomenti particolarmente sensibili come la religione, il razzismo o i Morbid Angel. Tutto ciò mi serve per giustificare il fatto che questo articolo riguardi in maniera più o meno dettagliata

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WOODS OF DESOLATION – Torn Beyond Reason (Northern Silence Productions)

Nei blackgazers sostenevo che i Woods of Desolation avrebbero meritato una trattazione a parte, lasciando la discussione aperta a punti di sospensione. Non erano vacue intenzioni lasciate cadere lì per aumentare il numero delle battute. In effetti i Woods meritano talmente la nostra e la vostra attenzione che cercherò di tracciare di questa black metal band un quadro il più possibile completo

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AMERICA THE BROOTAL: Iced Earth, Five Finger Death Punch, Prophecy

Abbiamo preso tre dischi e ci abbiamo sentito l’America. Li recensiamo tutti insieme perché sì. I Five Finger Death Punch li ho scoperti perché tutti ne parlano male, dove per tutti si intende ‘i commentatori di Blabbermouth’; prima che ne ascoltassi una sola nota già ero a conoscenza del fatto che fossero dei cafoni ignoranti repubblicani e interisti che dormono

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GRAVEWORM – Fragments Of Death (Nuclear Blast)

In epoche non troppo lontane e distanti nel tempo, i Graveworm hanno rappresentato la quintessenza del metal estremo italiano più fighetto ed esportabile all’estero, anche grazie a quella loro provenienza geografica un po’ borderline. Il nuovo millennio gli aveva portato in dono un contratto con la Nuclear Blast ed un trittico di album più che buoni, mai troppo sinfonici ma

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