Avere vent’anni: ENSIFERUM – Iron

Carissimo Iron degli Ensiferum, ti ho conosciuto che eri uscito da poco, nell’autunno del 2004; quando iniziavo il mio percorso da recluta nell’esercito del Liceo Classico.

Eri sulla lista dei dischi masterizzati del mio amico maturando Emanuele; in quell’epoca in cui masterizzare dischi a ciavatta, per sé e per gli amici, era quasi più importante di farsi le seghe (e molto più importante di trovarsi una donna vera in carne ed ossa).  Un foglio Excel mandatomi via e-mail, traboccante di band e titoli. Con te ricordo c’erano anche i Thyrfing, i Children of Bodom, i Cradle of Filth, i Dissection e tanti altri eroi come voi.

“Tipo i Children of Bodom ma un po’ più folk!” – così ti aveva descritto Emanuele, destando la mia attenzione e facendo sì che ti evidenziassi subito su quella ormai storica e gloriosa lista.

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Tu eri tra i più belli in quella pila di dischi da far venire un infarto a un finanziere che mi arrivò tutta insieme, quel pomeriggio a scuola, appesantendomi lo zaino più del solito (vi assicuro che i vocabolari e le grammatiche di greco e latino già di loro non erano esattamente confezioni d’ovatta) e destando infinite perplessità nei miei compagni.

Tornai a casa stremato e contento quel pomeriggio. Un’ernia al disco sfiorata ma lo zaino pieno zeppo di meraviglie, e fra queste c’eri anche tu. Tu col tuo comandante vichingo in copertina, affianco al cavallo, calmo e ieratico sopra l’infuriare battaglia (sì, il disco era masterizzato ma gli stempiati tra voi ricorderanno che all’epoca c’era l’abitudine di fotocopiarsi la copertina, se meritava… poi vabbè, i più ossessivi lo facevano anche quando non meritava e fotocopiavano pure il retro e la costina, ma era gente con delle strane manie).

Quante volte abbiamo urlato insieme LAI LAI HEI! (senza mai sapere che cazzo significasse)? Quante volte siamo scesi in battaglia contro orde di demoni immaginari sui riff vorticosi di Into Battle o della title track? Quante mani ci siamo messi sul cuore con fare solenne sulle struggenti note di Lost in Despair, immaginandoci di contemplare lande desolate o tombe di compagni morti in battaglia?

Iron, amico mio, io ti voglio bene. E te ne vorrò per sempre! (Gabriele Traversa)

3 commenti

  • più che cover fotocopiata mi ricordo di un sito dove trovavi le cover giá pronte. Le mettevi in un foglio word, settavi le dimensioni e via di stampa. Front, retro ed inlay!

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  • Prima band metal ascoltata ( grazie ad un amico). Il mio “battesimo” avvenne ai tempi del quarto ginnasio con Wanderer dell’album Victory Songs. Che dire di Iron? Album clamoroso e Jari artista mostruoso

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  • Gran disco. Non lo sento da un po’, tocca rimediare

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