Avere vent’anni: MACHINE HEAD – Through the Ashes of Empires
Il disco con cui i Machine Head si rimisero parzialmente in carreggiata, nonché quello con cui Robb Flynn si parò il culo per l’ennesima volta.
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Il disco con cui i Machine Head si rimisero parzialmente in carreggiata, nonché quello con cui Robb Flynn si parò il culo per l’ennesima volta.
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Uno degli album più personali dei Korn, l’ideale chiusura del loro periodo d’oro.
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Poco più di mezz’ora e nemmeno un brano sottotono. Dopo diciotto anni, finalmente i Korn pubblicano un disco all’altezza del loro passato.
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Il ritorno sulle scene degli Slipknot dopo quell’eccezionale debutto fu un buon disco oppure una tremenda delusione? Ne parlano qui Belardi, l’Azzeccagarbugli e Barg.
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Un disco generazionale, nel bene e nel male.
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