Avere vent’anni: NAPALM DEATH – Order of the Leech

Il decimo album degli inglesi apre l’era di moderata sperimentazione coincisa con l’addio di Jesse Pintado, senza rinunciare a velocità e violenza.
Continua a leggereIl decimo album degli inglesi apre l’era di moderata sperimentazione coincisa con l’addio di Jesse Pintado, senza rinunciare a velocità e violenza.
Continua a leggerePuntatone ricchissimo con Electric Wizard, Napalm Death, Lamb of God, Eyehategod, Einherjer, Porcupine Tree, Månegarm, i live di Cannibal Corpse e Turbonegro e tanto altro.
Continua a leggereAl primo ascolto il nuovo disco dei Napalm Death sembra una compilation da album distanti nel tempo e nelle idee, con un Barney che insiste in ciò di cui non è capace
Continua a leggereLeaders Not Followers è la lapide sui Napalm Death come gruppo con un senso, uno scopo, una ragion d’essere, e l’inizio del Napalm Death karaoke come lo conosciamo da allora in poi: una macchietta ribellista per punkabbestia col cane, il septum, le toppe dei Totalitar sul giubbotto bisunto e abbastanza soldi nel Postepay da potersi permettere i biglietti di concerti
Continua a leggereBORKNAGAR – The Archaic Course Trainspotting: Ultimo album con Ivar Bjornson alle tastiere e primo con Vortex alla voce, The Archaic Course fu un giro di boa piuttosto spiazzante nell’evoluzione dei Borknagar, perché segnò un cambio di direzione talmente netto da lasciare dubbiosi molti di coloro che ne avevano apprezzato i due primi dischi. Stilisticamente rappresentò l’addio alle velleità black
Continua a leggere