Tag Archives: La gente non sa che si perde a non essere metallari

La reunion dei RHAPSODY e lo spirto guerrier ch’entro ci rugge

A Milano gli orari sono più simili a quelli tedeschi che a quelli romani. Me ne rendo conto sin da subito, perché i Labyrinth attaccano a suonare alle 19 come da programma: io arrivo all’Alcatraz una decina di minuti dopo, convinto di essere in largo anticipo (“figurati se fanno davvero cominciare un concerto alle sette“), e invece no. Mi sono

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La gente forse sa cosa si perde a non essere metallara

Qualche tempo fa, una mia amica mi ha fatto notare che il nostro mantra “la gente non sa cosa si perde a non essere metallara” potrebbe non corrispondere del tutto al vero. Secondo lei, una parte cospicua della gente non metallara sa esattamente cosa si perde e proprio per questo non lo è. Sul momento sono rimasto abbastanza interdetto, quasi infastidito

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La gente che guarda e il nuovo video dei Negură Bunget

Il mese scorso, una delegazione di Metal Skunk, composta da me, il barbuto Enrico ed un altro amico (che in quest’occasione chiameremo LO ZI’), si è recata in Transilvania alla ricerca delle origini del metal rumeno. Sì, perché son bravi tutti a fare una recensione sull’ennesimo gruppo che si ispira al signor Vlad Tepes, alla contessa Bathory, alle Carpathian Forest,

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Corni, corna e cornamuse: FOSCH FEST 2016

Col Fosch c’eravamo lasciati tre anni fa, quando era ancora un piccolo festival di provincia con Alestorm ed Ensiferum headliner. Nel frattempo le pretese si sono alzate, al punto che le presenze sono aumentate considerevolmente, e il Fosch è diventato probabilmente il più grande festival estivo della Penisola metallara. Quest’anno purtroppo il piccolo Ciccio non c’è, ma potrà consolarsi sapendo

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Avere vent’anni: FALKENBACH – …en their medh riki fara…

Nei primi anni ’90 la No Colours Records tirava fuori a ripetizione gruppi dal notevole necrocvltismo, tipo Forgotten Woods, Veles, Absurd, Graveland, Urgehal. Tutta roba abbastanza putrida con le copertine disegnate a matita e in bianco e nero. In questo cielo nero di ignoranza profonda, paganesimo becero, germanismo, satanismo, wotanismo, nazional-socialismo e chi più ne ha più ne metta, ad

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