Tag Archives: esplosioni nucleari

Avere vent’anni: GRAVE DIGGER – Tunes Of War

  Charles: Tunes of War, coi suoi Brave, Bruce e Rebellion, è l’inno power-epic per antonomasia; è anche l’inno al crauto, alla birra e allo stinco di maiale, nonché, cosa più importante per chi vi scrive, la colonna sonora delle millemila riunioni redazionali di Metal Skunk, fedele compagna di innumerevoli sbronze allegre, momenti di amicizia sincera e sano cazzeggio. Tunes of War è un

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Metallo tetesco: GRAVE DIGGER@Traffic, Roma, 28.01.2016

Testi di Ciccio Russo e Charles La chiave della serata stava tutta nella scaletta. I tedesconi, ai quali sono legato da profondissimo e ventennale affetto, stanno promuovendo una raccolta di brani dai primi tre dischi risuonati, la classica operazione che dovrei disprezzare per principio ma, siccome lo fanno i Grave Digger, allora va bene. Il punto è che tutti quelli

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Spaccare le cose a bordo di un carro armato gigantesco: SABATON – Heroes (Nuclear Blast)

E per una volta i tanto vituperati suoni bombastici della Nuclear Blast ci azzeccano proprio bene. Forse abbiamo trovato lo scopo definitivo di questa casa discografica: pubblicare i dischi dei Sabaton. Anzi, io ai tizi della Nuclear Blast vorrei proprio consigliare di disfarsi di tutta quella pletora di gruppacci arrabbiati con la vita e dedicarsi esclusivamente alle gesta bellico-musicali dei

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La mensa di Odino #13

Ritorna dopo svariati mesi la mensa di Odino, la rubrica che vi suggerisce le migliori colonne sonore per barbecue ed eventuali bombardamenti nucleari. Parlando degli IRON SAVIOR, ci eravamo lasciati dicendo che The Landing era un po’ fiacco, ma con la certezza che potesse essere solo un passo falso: e infatti Rise of the Hero è un buon passo avanti. Sapevamo

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Prendere a mazzate la gente senza motivo: SACRED STEEL – The Bloodshed Summoning (Cruz Del Sur)

I Sacred Steel all’inizio li pigliavano per culo perché avevano questa vocina ridicola e andavano in giro con i chiodi borchiati proprio quando era di moda il revival del metal classico, quindi li credevano quattro ragazzini coglioni raccomandati o al limite un’operazione commerciale. Invece si sbagliavano un po’ tutti perché questi non solo ci credevano, ma probabilmente ci credevano più

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