Tag Archives: Burzum

LORDS OF CHAOS: il film sul metal a cadenza decennale

(Probabilmente non avremmo dovuto, ma alla fine noi tutti abbiamo guardato Lords of Chaos – e molti di noi si sono sentiti in dovere di parlarne. La presente è dunque solo una delle sei recensioni che pubblicheremo nel giro di pochi giorni, ndbarg) Negli anni ’80 c’è stato Morte a 33 giri, soprattutto glam metal alla vigliacca, un’immaginaria rockstar di

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Avere vent’anni: MADDER MORTEM – Mercury (e l’inizio della fine di Misanthropy Records)

Sul disco non c’era molto da dire allora come non c’è adesso: dark gothic doom con tipa alla voce ma senza violini – una rarità per i tempi, dove almeno una presenza femminile e uno strumento ad archi in formazione erano obbligatori – artwork autunnale, atmosfera crepuscolare, titoli da presa a male autoindotta, testi introspettivi il giusto, sonorità generalistiche, nel

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Avere vent’anni: ottobre 1997

BURZUM – Dauði Baldrs Trainspotting: Primo disco del Conte registrato nelle patrie galere, sorprendentemente ispiratissimo e molto migliore del successivo Hlidskjalf, che segnerà la – temporanea – chiusura del progetto Burzum, poi ripartito anni dopo con Belus. Dauði Baldrs, come il successivo, fu registrato interamente con una tastiera, una scelta dovuta non a cervellotiche scelte artistiche ma semplicemente al fatto

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We don’t need more bands, we need more terrorists

Così rispondeva Euronymous quando qualcuno gli diceva che avrebbe voluto iniziare a suonare black metal. Sembra una frase concepita apposta per i Nargaroth. Noi, qui, siamo vecchi, ma non così tanto da aver vissuto in prima persona il nascere del movimento, distante da noi anche geograficamente, quindi sappiamo solo di riflesso cosa significasse realmente. Essendo figli della seconda ondata ci

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Avere vent’anni: il disco che ho ascoltato di più in vita mia

Questa potrebbe essere tipo la recensione che aspetti di fare da tutta una vita e che da sola può giustificare il fatto di continuare ad ascoltare nuova robaccia e scriverne ad uso e consumo dei nostri 24 lettori, come dice sempre Trainspotting. All’atto pratico non lo sarà. Non nel mio caso, almeno. Primo perché capire come impostarla è un affare

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