R.I.P. Guido “Atomic Steif” Richter (1967-2025)

A dare il triste annuncio della dipartita, a 57 anni, di Guido Richter, al secolo Atomic Steif, è Tom Angelripper, e alla mente di un vecchio affezionatissimo thrasher come il sottoscritto saltano subito in mente non i tutt’altro che indispensabili capitoli della discografia dei Sodom a cui lui prese parte (Get What You Deserve e Masquerade in Blood), ma bensì quegli shrapnel letali da cannone anticarro calibro 100 mm di Protected From Reality e Back To The Weapons dei mai troppo celebrati Living Death, alfieri della feroce ignoranza thrashona e speedmetallara della Germania ancora divisa, ma SOPRATTUTTO l’immarcescibile bibbia del thrasher crucco coi baffetti, ovvero l’irrinunciabile, per chi si possa fregiare di essere entusiasta del genere, Malevolent Assault of Tomorrow dei Violent Force, che messo su ancora oggi spettina chiunque si avventuri tra i solchi di quel disco, tanta e tale è la violenza e l’attitudine del quartetto di cui l’ottimo Steif fece parte fin dalla fondazione nel 1984. Nell’ultima fase della sua carriera passò pure per Assassin e Holy Moses, con i quali incise nel 2008 Agony of Death.

Ricordiamolo anche nella comparsata, che fece appunto coi Violent Force, sulla pellicola generazionale Verlierer, tragico film tv che sprizza amatorialità da tutti i pori, dove i nostri amici crucchi devastano tutto con il loro inno Dead City. (Piero Tola)

12 commenti

  • Alberto Massidda
    Avatar di Alberto Massidda

    L’avevo visto con gli Assassin nel 2003 al Wacken.

    Go fight kill, amico.

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  • Avatar di Alek

    Ma non vi siete accorti che avete usato una foto di Perturbator anziché Richter? Dopo l’articolo sui Cadaver onestamente non me l’aspettavo da voi…

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  • Avatar di Alek

    Non avete nemmeno avuto la correttezza di pubblicare il mio commento, in cui segnalavo la clamorosa svista di aver scambiato Perturbator per Richter. E poi curiosamente, solo dopo il mio messaggio, avete aggiornato l’immagine dell’articolo.

    Sinceramente, se non siete in grado di distinguere un musicista francese di Darksynth da un membro storico di una band thrash tedesca, viene davvero da chiedersi con quale autorevolezza possiate parlare male della stampa musicale come avete fatto nel recente articolo sui Cadaver.

    Alla fine, vi dimostrate esattamente come quelli che criticate: approssimativi, disattenti e pronti a insabbiare gli errori invece di assumervene la responsabilità. Ed è proprio questo atteggiamento che contribuisce a svuotare di credibilità l’informazione musicale. Siete come tutti gli altri, ovvero ignoranti e superficiali. Non vi piace il metal, ma l’apparenza. Siete complici nella rovina di questo splendido genere musicale.

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    • Avatar di Ciccio Russo

      Ciao, l’errore è stato dovuto alla fretta e me ne assumo la responsabilità personalmente: per uscire subito sono incappato in una webzine che aveva messo la foto errata (confesso che non avevo idea di faccia avesse Perturbator) e avevo usato quella perché pensavo fosse Steif invecchiato e non volevo mettere un’immagine troppo datata. Mi scuso per l’imbarazzante errore di sbaglio ma non abbiamo insabbiato proprio niente, mi pare, come potrai notare andando su Facebook. Né ovviamente avevamo censurato il tuo commento (cosa che non facciamo mai), semplicemente lo hai lasciato alle 23 e 30 e capirai che non stiamo alzati la notte ad approvarli. Per quanto riguarda il discorso sui Cadaver, riguardava le recensioni, che dovrebbero essere frutto di un’elaborazione lunga e meditata. Una svista isolata su un’immagine capiterebbe anche a te tra migliaia di post se gestissi un blog nel limitato tempo libero. Thank you for your attention to this matter!

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    • Avatar di trainspotting

      Metal Skunk, il blog che non gli piace il metal

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    • Avatar di mark

      quanto livore per una foto sbagliata…manco avessero la tua foto sulla lapide di Richter…

      certo, pensando ai sontuosi stipendi erogati ai giornalisti di MS, viene da pensare che alla prossima riunione del consiglio di amministrazione della Metal Skunk spa se ne sentiranno di tutti i colori. Secondo me pure il vostro collegio dei probi viri è incazzato nero per questa storia della foto. Prevedo licenziamenti in tronco di questi pennivendoli traditori del vero metal, altro che TFR, art.18 e simili frociate da comunisti arcobalenghi

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      • Avatar di trainspotting

        Puoi dirlo forte. L’autore dell’articolo, responsabile di cotanto inverecondo errore, è già stato licenziato. Stiamo intentando una causa legale per danni in modo da svuotargli il conto in banca, rigonfio dei lauti stipendi che la Skunk Metal Spa gli ha generosamente erogato in questi anni. Il miserabile tapino ha anche provato a farci pena, mostrandoci le foto dei suoi numerosi figli costretti a elemosinare un tozzo di pane vestiti di luridi cenci, ma lo sbaglio che ha commesso è imperdonabile, e merita un trattamento esemplare. Dura lex, sed lex.

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      • Avatar di Piero Tola

        Ho gia’ contattato l’ispettorato del lavoro. Potete aspettarvi una SEVERISSIMA ispezione presso il Palazzo di Cristallo della Skunkmetals s.p.a. Inutile distruggere gli hard disksss pieni di dati compromettenti su come sfruttate i dipendenti per una misera paga e li mobbizzate! SMERDAS OF THE WORLD, UNITE!

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      • Avatar di trainspotting

        Lugubre e tristo individuo, per anni le sono stati concessi sontuosi bonus aziendali che si aggiungevano a uno stipendio che molti manager si sognano. E dopo l’abominevole errore che ha commesso, segno inequivocabile che il metal non le è mai piaciuto, ha anche il coraggio di lamentarsi. Ci rifaremo con lei nelle sedi opportune.

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      • Avatar di Piero Tola

        Non vedo l’ora. Mi difendera’ l’ottimo avv. della famiglia Parenzo. Vedremo come andra’ a finire

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  • Avatar di Alek

    Il mio primo commento risale alle 19.03 di ieri. Questo commento non è stato visto questa mattina (come sostieni) ma già ieri sera, in quanto la foto è stata magicamente modificata pochi minuti dopo la mia segnalazione. Ora non voglio insistere su questo incidente, ma mi premeva far notare quanto questa redazione non sia tanto diversa dalle altre (internazionali e non) che tanto criticate. Il caso vuole che abbiate pubblicato pochi giorni fa l’acidissimo articolo sul caso Cadaver, implicitamente suggerendo di essere tra i pochi rimasti a conoscere davvero il trve metal, a non essersi arresi alla superficialità, mentre tutti gli altri hanno ridotto la musica a un prodotto commerciale e consumistico. Voi stessi siete inciampati nello stesso errore di superficialità. Siate più umili ragazzi.

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    • Avatar di Ciccio Russo

      Vero, il primo era delle 19:03. In ogni caso ho letto e approvato i tuoi commenti stamane e la modifica era stata fatta dall’incolpevole autore dell’articolo a seguito di un’altra segnalazione: qua facciamo sicuramente delle cazzate ogni tanto ma ce ne prendiamo la responsabilità e non censuriamo nessuno. Quanto al mio pezzo sui Cadaver, non suggerisce affatto quello che intendi tu in quanto “gli altri” a cui faccio riferimento sono portali professionali che, nel loro piccolo, fanno business e con i quali non ci confrontiamo perché appartengono a una categoria diversa; noi siamo il divertissement di un gruppo di signori di mezza età che cazzeggiano, un po’ lo stesso discorso che avevo sviluppato in questo (altrettanto acidissimo) articolo: https://metalskunk.com/2016/05/05/il-divorzio-dei-leaves-eyes-e-lo-stato-del-giornalettismo-metallico-online/

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