SAVATAGE @Alcatraz, Milano – 24.06.2025

Avevo visto i Savatage nel 2001, nel girone infernale del Gods of Metal al chiuso, ma di questo vi parlerò molto presto in un altro articolo. Rivederli nel 2025 fa strano, anche perché non ci speravo più: mi ero perso il tour di reunion a metà anni Dieci, e le condizioni psicofisiche di Jon Oliva lasciavano ormai temere che non ci sarebbe mai stato un seguito. Del resto lo avevo intervistato una ventina d’anni fa, all’epoca del lancio del suo progetto solista, e già allora non mi sembrava stesse benissimo.

E infatti Jon Oliva non è della partita. Ad andare in tour sono gli altri, quelli che nel gruppo hanno sempre svolto il ruolo dei comprimari: potrebbe essere un termine brutale da usare, ma i compositori dei Savatage sono sempre stati tre, cioè i fratelli Oliva e Paul O’Neill. Due di loro ci hanno lasciato, e Jon speriamo che campi altri cent’anni ma non ce la fa più. Detto questo, la formazione è la più classica possibile, con Zak Stevens alla voce, Caffery/Pitrelli alle chitarre, Johnny Lee Middleton al basso e Jeff Plate alla batteria. L’illusione, quantomeno, è rimasta viva.

L’Alcatraz è stipato all’inverosimile, come nelle grandi occasioni. La settimana scorsa per King Diamond non c’era tutta questa gente, neanche lontanamente, quindi mi correggo per aver parlato di locale pieno, in quel caso. C’è gente venuta da ogni dove, come il nostro potente lettore Bonzo79, commentatore dal giorno uno, che si è fatto tutto il viaggio da Trieste. Chiacchierando con qualche convenuto, e ascoltando i discorsi prima del concerto, il concetto che traspare è sempre il medesimo: questo è un evento che va al di là della normale amministrazione, perché i Savatage sono un pezzo di cuore, un qualcosa di molto speciale, e la sensazione è che questa possa essere l’ultima volta, anche perché al fantomatico nuovo materiale in imminente uscita non ci credono in molti, purtroppo.

Il concerto comincia con le note iniziali di The Wake of Magellan, ovvero The Ocean e Welcome. Mi tolgo il dente citando subito l’unico aspetto dolente di tutta la serata: la scaletta molto concentrata sull’ultima parte della discografia. Suonano mezzo The Wake of Magellan, il loro disco più loffio, e anche svariate cose da Dead Winter Dead, che è un po’ meglio, ma non così tanto, diciamo. Niente invece dall’ultimo Poets & Madmen, che quantomeno sarebbe più adatto a essere riproposto dal vivo. Dagli altri dischi faranno una, massimo due canzoni. La motivazione, leggo, sarebbe che, essendoci Stevens e non Jon Oliva a cantare, sono stati scelti pezzi presi da dischi cantati da lui. Sarà, ma Stevens canta anche in Edge of Thorns, e da quest’ultimo ne faranno solo due. Inoltre Another Way, sempre da The Wake of Magellan, la canta Jon Oliva, epperò è presente in scaletta lo stesso.

Detto questo, il concerto è stato meraviglioso. Ha un sapore di rimpatriata con vecchi amici con cui ti sei voluto bene e con cui ne hai passate tante, e che non credevi più di rivedere tanto presto. Sensazione acuita dal loro atteggiamento sul palco: si stanno divertendo, è evidente, e anche loro danno l’impressione di starsi godendo un momento felice che non potrebbe tornare mai più. Non posso neanche dare un parere sulla prestazione vocale di Zack, perché cantano tutti, sia sul palco che tra il pubblico, come un enorme karaoke di emozioni forti e lacrimoni. A un certo punto sul megaschermo parte un filmato di Jon Oliva al piano per l’attacco di Believe, che poi viene conclusa dalla band al gran completo; e ogni volta è pelle d’oca.

Believe apre la parte per me migliore di tutto il concerto, cioè quella finale, in cui suonano di fila Gutter Ballet, Edge of Thorns, Power of the Night e Hall of the Mountain King. Poi arriva il momento di salutarsi, chissà se per sempre, e si guadagna l’uscita col groppo alla gola. Intorno a me sento commenti del tenore di “concerto della vita”, o quantomeno “concerto dell’anno”. Di sicuro non è stato un concerto normale, come da aspettative iniziali. Il tempo di salire in macchina, mettere nello stereo When the Crowds are Gone, la grande assente della serata, e il primo pensiero che mi viene alla mente è che la gente non lo sa proprio, che cosa si perde. (barg)

29 commenti

  • Avatar di Bonzo79

    Concordo sull’occasione specialissima, sulla mancanza di comprensione degli “altri”, e sulla sfiducia in nuovo materiale. Ci spero, ma non ci credo. Però per fare tour non è necessario avere nuove canzoni… anche se senza Jon siamo al limite della tribute band di stralusso.
    Invece, poiché Dead Winter Dead è il mio disco preferito di tutti i tempi e generi, Wake of Magellan meno ma lo adoro, devo dire che personalmente ho apprezzato molto la scaletta (certo One Child o Not what you see al posto di Starlight le avrei preferite), anche perché mi hanno stupito sostituendo Taunting Cobras (che odio) con una delle mie favorite, All that I bleed.

    Hail!

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  • Avatar di Dom

    2000 km e passa e 250 euro e nonostante il salasso sono strafelice per essere riuscito finalmente a sentirli dal vivo… I Savatage li sento come una bestia strana, non li ho mai pensati come un gruppo con una formazione mki, mkii o mkiii da preferire l’una all’altra per componenti e repertorio… Li percepisco come un progetto musicale ( credo che la sola esistenza della T.S.O. o l’importanza di Paul O’Neil possano spiegare perché ho questa impressione di una compagnia musicale di cui Jon Oliva è autore e capocomico…). I Sava sono talmente poliedrici nella loro specificità che ieri c’eran quelli che si esaltavano su TWOM, e io che ero in solluchero per la progressione di Dead Winter Dead e gente che avrebbe voluto sentire tutto e solo H.o.R…. La cosa meravigliosa era vedere TUTTI, ma proprio tutti con le magliette dei tour, saremo stati una decina vestiti in “civile”… E tutti che cantavano a squarciagola, o ci provavano, visti i testi non esattamente immediati della band.

    Che spettacolo. Chissá se ricapiterà mai. Loro adorabili, un pubblico innamorato. Li avrei preferiti in un bel teatro, con un audio decente e una migliore condizione di visibilità ma ci accontentiamo ♥️

    Uniche due piccole scivolature: considerato lo spirito antimilitarista della band mi sarei aspettato su chance, in finale, una bandiera palestinese e non quella del paese ospitante…. E magari a concerto finito far partire a scena aperta when the crowds are gone sarebbe stato un bella chiusura con magari e un bel coro finale del pubblico sciamante

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  • Avatar di Elimetal

    Che posso dire… Ho pianto che neanche ai matrimoni mi capita così… Non avrei mai sperato di riuscire a vedere uno dei gruppi che hanno segnato la mia adolescenza, e la mia vita… Emozione pura e semplice…

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  • Stefano Tiberio
    Avatar di Stefano Tiberio

    Li aspettavo da 30 anni, pelle d’oca come pochi concerti nella vita! <3

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  • Federico Ferrari
    Avatar di Federico Ferrari

    Lo aspettavamo da 20 anni. È stato qualcosa di speciale. Brividi, euforia, commozione. La sola Believe valeva il costo del biglietto e lo sbattimento per raggiungere MI. La scaletta era deficitaria, ma con tutti i pezzi che meritavano avrebbero dovuto suonare 5 ore. Ressa e eau d’ascell? Parliamo di un concerto metal al chiuso con 30 gradi esterni, non di una notte alla Scala. Non avrei potuto chiedere di più. Ora il mio spirito sta mille volte meglio. E pensare che la maggior parte delle persone manco li conosce…

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  • Stefano Caragliano
    Avatar di Stefano Caragliano

    non ci speravo piu. Ho visto la passione loro e del pubblico che cantava tutto a squarciagola…come ho fatto anche io. Mi sono commosso a vedere il tributo a Chriss con un Jon tanto invecchiato. Mi sono commosso da 53enne padre di famiglia a ripensare a quando solo nella mia cameretta, mi consumavo le cassette registrate e provavo le stesse emozioni che ho provato qui. Si…forse un po troppo ultimo periodo, ma di un’intensità bestiale. Grazie Alberto, mio “compagno di merende” che mi ha fatto compagnia pur praticamente non conoscendoli.

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  • Avatar di Federico

    E’ già stato detto tutto nell’articolo (anche se non concordo sul giudizio di Wake of Magellan).
    Ho apprezzato parecchio il fatto che il momento amarcord/lacrimoni sia stato reso in maniera sincera, poiché il rischio di scivolare nel pacchiano era enorme.Invece è stato un bel momento.Anche se, purtroppo, suonava molto come un commiato…

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  • Fabrizio Monticone
    Avatar di Fabrizio Monticone

    li ascoltavo ai tempi dell’università e ieri visti per la prima volta con mio figlio di 13 anni. Esperienza unica e indimenticabile. Grazie veramente a tutti: artisti, staff e ovviamente a tutto lo splendido pubblico.

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  • Avatar di Maurizio

    Non c’ero. Abito a 50 km ma il biglietto costava un botto,l’Alcatraz non poteva reggere un evento del genere e soprattutto i Savatage li ho visti due volte negli anni 90 e Jon Oliva altre tre compreso il 25′ di Hall of the mountain King. Quindi me lo faccio bastare, vivo il ricordo di uno dei miei gruppi preferiti e ho lasciato il posto ad altri che negli anni 90 erano distratti e ascoltavano altro. Ma questi sono magici.

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    • Avatar di Bonzo79

      l’alcatraz ha retto benissimo, si sentiva ottimamente e con caldo accettabile, e il biglietto era alto ma come un open air dove vedi la band a un km e sui megaschermi, qui invece anche in fondo alla sala era vedibilissimo… per il resto non discuto assolutamente, anche io visti nei 90 e quindi so che può bastare

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  • Avatar di Federico

    Il concerto più bello della mia vita. Hanno cantato praticamente tutte le mie canzoni preferite…sono stati trascinanti e commoventi (mamma mia che magone con Believe ❤️), non avrei potuto chiedere di più. Zakk ha provato a fare qualche canzone di quelle di Jon, ma timbro veramente troppo differente…meglio che abbia fatto soprattutto le sue. Infine non condivido assolutamente il giudizio su Wake of Magellan. Per me arte pura.
    Giornata che mi porterò nel cuore per tutta la vita. E speriamo che lo facciano sto benedetto nuovo album!

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  • Avatar di nadryv

    Concerto STREPITOSO! Non vedevo quasi nulla e c’era davvero troppa gente per lo spazio disponibile, ma si sentiva benissimo, la band era di gran lunga la migliore possibile e la scaletta quasi perfetta. Hanno offerto una presentazione superlativa, non si poteva chiedere di meglio.

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  • Avatar di weareblind

    Io devo ancora iniziare ad ascoltarli, provvedo ora. Leggo solo commento da 9 a 11 su scala 10 per questo concerto. Sommessamente noto che i Pantera sono stati ricoperti di merda per la stessa cosa (e io non ci sono andato, ai loro concerti).

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    • Avatar di Arkady

      Ancora? Ti scrissi già parecchio tempo fa su altri lidi inerenti a questa terribile mancanza: dai dai veloce, recupera che sarà un viaggio meraviglioso.

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    • Avatar di Bonzo79

      avresti ragione, ma le modalità son molto diverse: intanto, i Pantera hanno un cantante senza voce da lustri, chiedono una barca di soldi senza senso, e sono in giro SOLO PERCHE’ gli altri due membri son morti e non possono impedirlo ancora, dopo che lo hanno impedito fino all’ultimo respiro; mentre i Savatage sono in giro NONOSTANTE un membro sia morto (dopodiché, peraltro, sono usciti altri quattro album) e il leader sia impossibilitato a seguirli in tour…

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      • Avatar di weareblind

        Mi devi perdonare, ma siamo alle auto giustificazioni. In sostanza non ci sono differenze, e io trovo pienamente accettabili entrambi.

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  • Alberto Massidda
    Avatar di Alberto Massidda

    ah, menzione d’onore per l’acustica perfetta (anche se i volumi erano lievemente oltre il limite, ad un certo punto le casse hanno saturato): mai sentito un locale con un suono così chiaro

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  • Avatar di mark

    Sempre gloria ai Savatage, peccato che della prima formazione non sia rimasto nessuno. Ciò detto, girovagando in rete ho trovato una intervista a Jon Oliva che fa capire bene perché il nuovo album viaggia a rilento:

    JON OLIVA Opens Up About Arrest For DUI, Cocaine Possession: ‘They’re Trying To F*** Me Because I’m A Supposed Rock Star’ – BLABBERMOUTH.NET

    Il calvario di lutti, infortuni, incidenti, dipendenze e sfighe assortite che ha passato quell’uomo avrebbero steso chiunque. Invece, pure malmesso, Jon c’è!

    Barg, ma davvero a Wake of Magellan gli preferisci “Power of the night” o “Fight for the rock” ?

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  • Avatar di Marcus76

    Concerto Strappalacrime e strappacapelli! A fine concerto ero strappato anche nel senso letterale del termine cioè fisicamente perchè purtroppo a quasi 50 anni la schiena non regge più… Detto questo.. proviamo a cercare qualche neo nella luce paradisiaca generale. Non sono un patito di Wake of Magellan e forse c’erano troppi pezzi di questo album. Soprattutto per chi non ama questo album particolarmente può essere una pecca. Mancavano inoltre due pezzi che adoro cioè “Follow me” di EoT il mio abum preferito e “Alone you Breathe” di HoR. Per il resto la setlist mi è apparsa straordinaria e completa di tutti i loro pezzi top. Zack forse ha preso qualche stonatura per esempio su “All that I bleed” pezzo che è stato introdotto in setlist appositamente per MIlano al posto di “Taunting Cobras” scelta quantopiù azzeccata a mio avviso. Altro neo ho visto tanta ma tanta gente old .. molti capelli bianchi e pochi pochissimi giovani. Mi sono sentito a casa da una parte avendo 50 anni… ma mi sono anche preoccupato anche del mancato ricambio; pensare che una perla di gruppo come questo potrebbe non avere più una massiccia fanbase per il futuro (se ci sarà un futuro) è una nota che leggo con molta amarezza. Per il resto solo luce. Zack prestazione fisica straordinaria sia a livello di presenza scenica che di resistenza fisica non si è mai fermato.. Al Pitrelli sul pezzo grande carica emotiva su “The storm”… poi Believe indescrivibile… poi l’Alcatraz così pieno con acustica meravigliosa… vedere il pubblico così coinvolto ma al tempo stesso educato (non ho visto una rissa)… alla fine riscontrare un entusiasmo generale come i patiti di Heavy Metal da troppo tempo non possono manifestare. La sensazione è di aver vissuto ed essere partecipe a qualcosa di grande da come detto giustamente in recensione “concerto dell’anno” se non addirittura e non esagero “concerto della vita”! Io … io sono contento di esserci stato… di poter dire a chi verrà io lì c’ero ho assistito dal vivo ad un evento unico e forse irripetibile. Grazie a tutti i membri della band che alla loro età ci hanno anche regalato una gioia del genere. Il prezzo del biglietto non lo trovavo esagerato prima dell’evento dico che è stracciato dopo l’evento. grazie a tutti di esistere ancora sperando che riusciate a produrre ancora almeno un album e che ripetiate al più presto la tournèe…

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  • Avatar di manuelcolombo

    Un po’ vi odio perché ho scoperto di questo concerto nel modo peggiore possibile.Io lavoro ad un passo dall’alcatraz e non è strano vedere mandrie di metallari li in giro. La cosa strana era vedere tutte quelle magliette dei Savatage.
    Chiedo allora a dei ragazzi della mia età, grigi, pelati, oltre gli anta, chi suonasse quella sera. “non ditemi che ci sono i savatage e io, p*****a la m*****a, lo scopro all’ultimo e non posso rimanere!?!?!@#@#?”
    loro risposero “Si”.
    Sono salito in macchina e ho messo a palla “sirens” e sono tornato a casa maledicendomi perchè non guardo i concerti a Milano e maledicendovi perché non l’avete detto. E se l’avete detto, non l’avete detto abbastanza.

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