Splendidi quarantenni: EXODUS – Bonded by Blood

La storia dell’heavy metal è piena di quesiti ucronici. Per esempio, chissà se gli Exodus sarebbero davvero diventati un gruppo magari non da stadio ma da palazzetto se il debutto, inciso nell’estate del 1984, fosse stato pubblicato subito e non ben un anno dopo la registrazione, a causa dei problemi con l’etichetta di allora, tale Torrid Records. Kill’em All era già uscito da un pezzo e per un superamento netto di quel livello di violenza toccherà aspettare Reign In Blood. Il disco che fissò il canone del thrash Bay Area resta però Bonded by Blood. Come i Metallica, gli Exodus presero la Nwobhm e la suonarono con la foga e la velocità d’esecuzione forsennata dei Ramones. Sulle implicazioni della presenza di Kirk Hammett nel primissimo nucleo della formazione, di cui il batterista Tom Hunting è l’unico membro superstite, il discorso sarebbe lungo.

Se Gary Holt e compagni non raggiunsero mai determinati traguardi non fu solo per una discografia che, dopo questo gigantesco esordio, fu altalenante (paradossalmente è diventata più costante dopo la riunione). Stavano troppo fuori controllo per portare avanti una carriera solida. Ok, un Mustaine mantenne una determinazione ferrea anche nei picchi di dipendenza da eroina. C’entra anche la personalità

Il problema principale era il cantante, Paul Baloff, un alcolizzato imprevedibile che si era ridotto a vivere in una tenda in un parco ai tempi dell’effimero e scombinato tentativo di reunion del ’97, che fruttò solo un album dal vivo. I due chitarristi, da parte loro, ci davano dentro un po’ troppo con le anfetamine. Rick Hunolt ricordò in un’intervista che se all’epoca si parlava di speed metal era anche perché tutti pigliavano lo speed. Il risultato è l’aggressione parossistica di A Lesson in Violence e Strike of the Beast. Le paranoie del mattino dopo trasudano dagli scenari apocalittici dell’incommensurabile And Then There Were None. A distinguerli dagli epigoni sarà sempre quella nota sulfurea e maligna che non rese Holt fuori posto quando sostituì Jeff Hanneman negli Slayer. E alla fine Exodus e Slayer sono i due gruppi thrash che più devono ai Judas Priest

Bonded by Blood fu registrato in due settimane nello studio Prairie Sun, Cotati, California. Holt raccontò che, quando ci tornarono molti anni dopo per incidere le parti di batteria di Tempo of the Damned, il proprietario si ricordava ancora di loro per la devastazione che seminarono negli alloggi provvisori a loro disposizione, tra festicciole etiliche e risse tra ubriachi. La Torrid era un’etichetta neonata che poi combinerà pochissimo e non sapeva come muoversi. Nel frattempo, inoltre, avevano iniziato a girare tra gli appassionati talmente tante copie delle demo che il disco, una volta uscito, avrebbe contenuto canzoni che tutti conoscevano già. Questo molto prima di internet.

Gli Exodus all’epoca avevano un ritmo di concerti fittissimo, con almeno una serata a settimana. Costruirsi un seguito nutrito per poi vedere l’album arrivare così tardi sugli scaffali non aiutò affatto. “Non possiamo cambiare quello che è accaduto quindi perché dovrei prendermela oggi? All’epoca fu frustrante perché tutto quello che volevamo era far uscire il disco e andare a suonare“, spiegò Holt nel 2020 a Louder Sound (fu Metal Hammer), “nessuno di noi però aveva pensato nei termini di diventare un gruppo di enorme successo, quindi non abbiamo mai pensato di aver perso qualcosa“. 

Baloff fu licenziato dopo un tour europeo con Venom e Slayer. “Fu una delle cose più difficili che abbiamo mai fatto“, disse Hunolt a The Forged Legions, “non fraintendermi, tutti facevamo festa davvero di brutto… Paul era un senza tetto. Viveva nella nostra sala prove e non stava cantando molto bene. Fu dura. Da spezzare il cuore. Ancora oggi non so se fu la decisione giusta“. 

Nel 2001 gli Exodus provarono a riformarsi per una seconda volta con Baloff. Ripresero a suonare con una certa regolarità nella Bay Area e iniziarono a lavorare a quello che sarebbe diventato Tempo of the Damned. Baloff ebbe un infarto l’anno dopo, finì in coma e a un certo punto lo staccarono dalle macchine. Siamo in America e immagino non avesse un’assicurazione sanitaria, poi non so come sia andata davvero. Aveva 41 anni. (Ciccio Russo)

4 commenti

  • Avatar di walterb2010

    Eh, che ricordi. Preso all’ uscita, restò in rotazione nel nostro gruppo di metallari anni 80 per un bel pezzo. Canzoni grandiose, che, in quel periodo ci conquistarono insieme ad altre uscite ciclopiche di quel periodo.

    Ho un paio di bootleg dell’ epoca, e la voce di Baloff era veramente particolare. Visti a Milano al Rolling Stone con gli Holy Terror e non mi ricordo chi altro, avevo registrato la serata ed ora me li riascolterò per festeggiare quest’ anniversario.

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  • Avatar di Fanta

    Non il mio preferito degli Exodus ma qua c’è comunque da inginocchiarsi in religioso silenzio.

    Lo segnalo in questo post per una sorta di linea di continuità tra storia e presente. Ho letto recensioni imbarazzanti in giro a proposito di questo disco. Esattamente come al tempo dei Power Trip (poi se so’ svejati tutti dopo). Invece io lo trovo una cazzo di mina micidiale che mi ha spinto il culo in avanti mentre correvo. Doping (o Vigorello che dir si voglia).

    Doomsday – Never Known Peace

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  • Avatar di Epicmetal

    È vero che questo capolavoro è uscito in ritardo, ma se anche fosse uscito un anno prima c’era un gradino troppo alto da scavalcare, una pietra di paragone impossibile da superare, Kill ‘em All. Per me quel disco rimarrà sempre l’Alfa e l’Omega del thrash, sia perché è venuto prima di tutti gli altri sia per l’energia, la freschezza, la violenza primordiale, l’urgenza, la bellezza dei pezzi. Tanti hanno fatto capolavori che ci sono andati vicini ma nessuno l’ha mai superato.
    Parlando di Bonded By Blood, rimarrà sempre un grande peccato che un selvaggio come Baloff non abbia registrato altri dischi. Una voce unica, un ruggito animalesco, zero testa e tutto budella. Rimarrà sempre uno dei dischi che metto nel gradino immediatamente sottostante a Kill ‘em All.

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  • Avatar di Hieiolo

    Non ho mai apprezzato troppo questo disco, sempre preferito Fabulous Disaster. GLi exodus IMHO son sempre stati gli ultimi nel mio gotha delle divinità Thrash: Metallica – Megadeth – Anthrax – Slayer – Testament – Exodus.

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