Il nuovo singolo dei TOWER è una sterzata decisa verso l’oscurità

Breve corollario all’ultimo Skunk Jukebox. Li aspettavo da un bel po’ perché a me Shock the System aveva scioccato parecchio con le sue urla telluriche e le sue ritmiche al fulmicotone. In sintesi, per chi non se li ricorda: Tina Turner totalmente impazzita che sbraita al microfono coi Raven a suonare sotto anfetamine. Eppure l’esordio, il disco prima, era più semplicemente rock’n’roll tipo New York Dolls. Loro, i Tower, sono proprio di New York e lei, Lisbeth, la cantante, pare un demone o una vampiressa da film exploitation. Bene, il nuovo album si preannuncia più scuro ancora, ancora più immerso in un immaginario macabro e metallico, sempre che il nuovo singolo alla fine non ci stia ingannando. Si intitola Under the Chapel e devo dire che se possibile fa alzare ancora di più le mie aspettative, già sostanziose.

Molto meno tellurico di quanto ricordassimo, molto più meditato. Ma oscuro, molto più oscuro. E quindi più votato al lato macabro della NWOBHM o del Metallo e basta. Inutile dirvi che per noi non dovrebbe essere un problema, anzi. E tra tanti epigoni dei Mercyful Fate, io vi dico che il colpo vero rischiano di farlo dei rocker newyorchesi più di tanti cosplayer europei, tanto fedeli all’originale da sembrare una caricatura. La musica dei Tower non sembra esserlo nemmeno un secondo, e questo brano fa sperare in un gran bel ritorno. Prove tecniche per album da piazzarsi in alto nelle classifiche di fine anno? Io ci spero. Sicuro i cinque americani promettono una cosa che manca a tanti complessi più ortodossamente NWOTHM: freschezza. Se Let There Be Dark, il disco in uscita a marzo per Cruz del Sur, eguaglierà l’energia di Shock the System lo scopriremo tra non molto. Sicuro l’atmosfera ora è plumbea e apocalittica e il cielo è rosso color del sangue come fu in occasione dello splendido ultimo album degli Smoulder. Presagio terribile ed esaltante. (Lorenzo Centini)

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