MIDNIGHT ODYSSEY // ENISUM // SKUGGOR @Centrale Rock Pub, Erba (CO) – 12.5.2024
Chi aveva una mezza idea di assistere a questo evento e poi ha rinunciato ha commesso un grave errore. Va bene, il Centrale Rock Pub non è propriamente a portata di mano (si legge: è in culo ai lupi) e la data nella quale si è celebrato – una domenica sera – magari non invogliava più di tanto (però per le strade c’era un traffico tale che si aveva l’impressione che tutta la Lombardia fosse in macchina, quindi poche palle, se ci si vuole muovere si parte e basta), tuttavia il concerto avrebbe meritato un pubblico ben più numeroso perché è stato quanto di più vicino alla definizione di magnifico ci si possa immaginare.
Ad aprire le danze è M. con il suo progetto ambient/black metal SKUGGOR , già segnalato su queste pagine in occasione dell’uscita dei due full dai quali sono estratti i pezzi proposti. Sono solo quattro purtroppo, ma, essendo molto lunghi ed essendo il gruppo di apertura, qualche sorta di compromesso la si è dovuta accettare. Formazione a due, dato che M (qui chitarra e voce) è stato accompagnato da un batterista che si è occupato anche dei campionamenti, precisissimo, pubblicamente ringraziato dal frontman in quanto suonava con lui per la prima volta in assoluto. Beh, sembrava suonassero insieme da anni. Se su disco i pezzi sono già di altissimo livello, dal vivo questo black metal cadenzato influenzato da Burzum e soprattutto dai Lustre diventa ancora più ipnotico, emozionante e coinvolgente. Una prestazione stupenda che si è meritata tutti gli applausi e i complimenti del pubblico, ammaliato ed ammirato e piacevolmente sorpreso, visto che coloro che non leggono Metal Skunk immagino che difficilmente avessero mai sentito nominare prima gli Skuggor.
Dopodiché salgono sul palco i miei conterranei ENISUM. Sono in formazione a quattro: due chitarre, basso e batteria. Oramai sono eccellenti professionisti, la coesione dei ragazzi è impressionante, il batterista picchia come un indemoniato e il loro black metal, sempre più venato di sfumature post rock, dal vivo è persino più coinvolgente che su disco. Suonano otto pezzi, aprono con The Place where you Died da Arpitanian Lands (a mio vedere il loro disco migliore), di cui suoneranno poi anche la title track quasi a fine scaletta, offrendone una interpretazione grandiosa. Gli altri sei pezzi sono in pratica l’intero ultimo album Forgotten Mountains (tranne Where you Live Again e Galaverna), riproposto fedelmente e, ribadisco, in modo ancora più emozionante, vista una certa ruvidità in più dei suoni. Come per gli Skuggor la voce viene tenuta un po’ in sordina, ma nel complesso i suoni sono eccellenti, nonostante le non eccessive dimensioni della sala. Peccato solo che non abbiano messo in scaletta due-tre pezzi vecchi in più, ma sono dettagli: hanno fatto un gran concerto, punto.
Non avrei mai immaginato che un giorno avrei visto dal vivo Dis Pater e i suoi MIDNIGHT ODYSSEY, un progetto che io adoro fin dai suoi primi passi nei quali era molto forte l’influenza dei Summoning. Ora il suo black metal si è evoluto, è cresciuto in personalità, è diventato atmosferico all’ennesima potenza con forti sfumature cosmiche. Più che un concerto abbiamo assistito ad un rituale, nel quale i pezzi proposti sono stati talmente emozionanti da proiettarci tutti in mondi altrove. La formazione prevede chitarra ritmica e seconda voce pulita, chitarra solista (eccellente), tastiere ed effetti, più Dis Pater al basso e voce (maggiormente in evidenza rispetto ai due gruppi precedenti). Vestiti incappucciati come frati trappisti, i Nostri hanno deliziato la platea con una prestazione eccezionale, vista l’abilità del leader nell’interpretare i brani anche a livello gestuale. L’australiano semplicemente non ha rivali nello scrivere e proporre dal vivo brani lunghissimi che vorresti non terminassero mai. Termina il concerto con una composizione di voce solista accompagnata da sole tastiere ambient emozionantissime che penso abbia fatto venire i brividi persino alle pareti, meritandosi del tutto il lunghissimo applauso che il pubblico gli ha tributato.
Non è stato un concerto da pogo, la musica che abbiamo ascoltato è distante dal black metal tritatutto che punta su velocità e violenza d’esecuzione: al contrario sono le melodie, persino dolci e romantiche, che si prendono la scena catturando l’attenzione più assorta, e questo vale per tutti e tre i gruppi. Un concerto che, ribadisco, avrebbe meritato un’affluenza di pubblico decisamente maggiore. Chi c’era si è goduto un’esperienza da custodire nella memoria ad infinitum, valeva ogni chilometro percorso per arrivarci. Special thanks a Roberto, grazie per essere venuto anche tu! (Griffar)



Ma se non hanno un batterista, perché i midnight odyssey, non hanno tolto la batteria degli Enisum dal palco ? Vedere l’esibizione con quella batteria morta mi ha fatto cagare , sentire la Batteria suonata con un Mac è stato imbarazzante. Già vedere un computer aperto sul palco associato ad una gig black metal lo trovo di pessimo gusto, figurati se lo usi per fare la batteria. Se non ci fossero stati gli Enisum, 20€ buttati. Bravi i midnight odyssey ma su YouTube
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