È uscito l’ultimo dei DRAGONFORCE, ecco il nuovo video riccardone

Dei Dragonforce fu detto più o meno ciò che si doveva dire qui, qui e qui. Io onestamente ho smesso con Ultra Beatdown, in generale mi divertono ma diciamo a piccole dosi. I loro dischi li vedo un po’ come con un sacchetto di caramelle, sono dolcissime, ti ricordano l’infanzia ma a svuotarlo tutto d’un fiato ho delle difficoltà, a meno di essere in crisi ipoglicemica o che sia un periodo particolarmente propenso. Per qualche motivo ho cliccato “play” sul loro ultimo video, del potente brano Burning Heart, e mi sono accorto di alcune cose:

  • Herman Li e Sam Totman sono sempre uguali
  • Sono cambiati tutti gli altri membri della band con tanto di nuova bassista fregna
  • I pezzi non si muovono di una virgola da 15 anni

Tutto regolare dunque, ma nel nuovo video fatto con il green screen noto un piccolo particolare: la barra rossa di avanzamento su Youtube è tutta segmentata con i segnalibri che indicano le sezioni delle canzoni. È una piega che devono aver preso negli ultimi anni, dunque non una novità in sé, ma che nell’ultimo pezzo viene portata al livello successivo e rende esplicito, anche a livello quantitativo, il fatto che di 6 minuti due e mezzo sono di canzone mentre gli altri sono assoli. Ed ecco che lungo la barra di scorrimento troviamo i titoli: How many solos?, Alicia, Sam, Herman, Dual, Herman, Sam, Herman, Sam, YES, Bridge, Epic Chorus, Even More Epic Final Chorus. È una cosa talmente cretina che, al netto di un certo voyeurismo riccardone su cui potete inventare tutti i titoli equivoci che volete, ci siamo capiti, alla fine mi ascolto il pezzo e lo trovo pure carino. Tra l’altro i clic sembrano dargli ragione, visto che sono tutti concentrati sulla seconda metà del pezzo.

dragonf_warp_speed

Non passa molto perché mi accorga che è pure uscito il disco nuovo, intitolato Warp Speed Warriors. È la solita solfa ma, per motivi imperscrutabili, mi prende pure bene. Niente track by track, il disco ormai potete immaginarvelo e niente verrà detto da me sull’incommentabile video di Doomsday Party, dove Herman li è vestito da Abbath, Sam Totman da Billy Joe Armstrong e Marc Hudson da Jonathan Davis. C’è pure un pezzo dedicato a The Legend of Zelda, che non c’entra niente con le atmosfere fiabesche ed epiche del gioco, ma è fanciullescamente gaudente. È semplicemente il disco che vorreste ascoltare su una nave da crociera o in un acquapark con gli scivoli lunghissimi, in cui gli schizzi d’acqua sollevati dal vostro corpo raggiungono intensità e velocità tali da toglierti il fiato durante la discesa. Approcciatelo con il giusto piglio e vi divertirete pure, magari quando tornano i baracconi o mentre andate in sala giochi. Se ne trovate ancora di aperte. Nel qual caso magari fate un fischio. (Maurizio Diaz)

2 commenti

  • Avatar di TonyLG

    In realtà, sono così cazzoni e nerd (e lo erano before it was cool) da non poter essere definiti “riccardoni”.

    100 punti in più per la bassista conciata come Morrigan in copertine….

    …quante seghe su Morrigan!

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  • Avatar di weareblind

    Me restano perplessità , ma evviva il mercato ampio.

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