E voi vi fareste battezzare dai CANCER CHRIST?

Dell’esistenza dei Cancer Christ ho saputo per la prima volta da un articolo su Dagospia. Non esattamente Maximum R’n’R, né Kerrang o comunque qualche media musicale. Infatti il nome ha iniziato a circolare non per la musica ma per le esibizioni dal vivo, durante le quali un cantante sovrappeso e vestito come il Cristo, con tanto di corona di spine, battezza alcuni dei presenti immergendoli in una vasca piena di liquido color rubino sangue. Sul palco, croci, bibbie e musicisti mascherati da rettiliani. Immagini piuttosto forti, che valgono per lo meno un click sull’anteprima per una lettura selettiva del contenuto dell’articolo. Ho visto che state storcendo il naso. Temete una pagliacciata. Non vi dico nulla. Forse è così.

Chi siano questi sciroccati non so dirlo. So che sono di Los Angeles e che, appunto, girano mascherati. So che a fronte di oltre tremila post Instagram sul loro profilo ufficiale hanno pubblicato, nel giro di due anni, meno di dieci minuti complessivi di musica. Prima, nel 2021, un singolo intitolato The Blood of Jesus e ora Satan is a Bitch. Che sarebbe un Ep ma dura in tutto quattro minuti e mezzo.

Musicalmente li descrivono come un gruppo punk-hardcore. Ascoltando questi pochi brani c’è sicuramente anche del thrash moderno, dell’industrial, al limite del grind. Buona musica? Niente per cui sbracciarsi, ma forse è presto per dirlo. Con questo minutaggio a disposizione si riesce a malapena a rintracciare le coordinate. Per ora niente in grado di spettinare qualcuno dei nostri lettori, che magari è cresciuto a pane e Today is the Day. Che sarebbero pure un buon riferimento da giocarsi, per musica e blasfemia. Diciamo che anche chi ha ascolti mediamente meno estremi (tipo il sottoscritto) non dovrebbe comunque ustionarsi troppo con la musica dei Cancer Christ. Ma se non al pubblico che ha consapevolezza di quanto sia successo in quaranta anni di metal estremo, a chi si dovrebbero rivolgere i Cancer Christ?

Se vogliono davvero terrorizzare e sovvertire devono per lo meno portare la loro immagine disturbante fuori da quel pubblico a cui fa ormai l’effetto dell’acqua minerale. E se vuoi far venire un colpo alla signora perbene devi arrivare al figlio. E per arrivare al figlio devi avere i ganci giusti. Qualche zuccherino, mica solo schiaffi. Il Marilyn Manson nel ’96 era l’Anticristo, ma aveva pezzi orecchiabilissimi. E meno male, che di pecorelle ne ha fatte smarrire a greggi intere. Chiaro, nel ’96 Manson era già bello scafato, qualche disco alle spalle. E soprattutto era già furbo e paraculo.

Quindi, cari Cancer Christ, siccome siete bravi a farvi notare, poi dovete essere bravi ad acchiappare per sempre i curiosi. Con Satan is a Bitch rischiate di non riuscirci, secondo me. Coraggio, dai, più ruffiani ancora, più venduti. Che ci siamo passati tutti per l’ascolto di gruppi considerati venduti. Sennò compravano mica.

Ora che ci penso però ho un dubbio. Poniamo anche che i Cancer Christ diventino a breve capaci di fare un disco intero, diciamo mezz’ora di durata, di inni ruffiani e scapocciate paracule (e avremmo MOLTO bisogno di dischi così, non so se vi siete resi conto che ormai, non avvicinandosi manco di striscio alle classifiche, salvo i soliti nomi, il metal è diventato pure dannatamente serioso). Dovessero diventare insomma un gruppo catchy, commerciabile, riuscirebbero davvero a scioccare qualcuno al giorno d’oggi? A parte la vecchina giustamente timorata e col crocefisso sul comodino, intendo. Il genitore del teenager di oggi, quando era lui teenager, aveva magari Smack my Bitch Up in rotazione pesante su Mtv. Non tiro in ballo nemmeno chi è cresciuto a pane e Deicide. Voglio dire che ora, Anno Domini 2023, la soglia dello scandalo è parecchio alta. Salvo non essere troppo allineati sui temi caldi, che non ammettono distinguo (sapete), per cosa si può scandalizzare davvero l’opinione pubblica oggi? In più è la soglia dell’attenzione che si è abbassata drasticamente.

Non ho una TV da più di dieci anni, per cui non sono aggiornatissimo sugli argomenti di dibattito nei salotti pomeridiani, ma penso che oggi farsi notare, e scandalizzare, sia dura. Anche perché tutto viene normalizzato implacabilmente (il selfie di Marilyn Manson a Sanremo con Gianni Morandi), perché la mole di informazioni da processare è elevatissima, per cui resti in memoria un quarto d’ora al massimo, e poi perché ormai secondo me non frega più nulla a nessuno. Non c’è nemmeno più una morale da provocare (salvo quei temi di cui sopra). Tutto è prodotto e sbadiglio, noia.

Sbaglierò, e auguro fortuna agli sciroccati rettiliani in fissa coi battesimi. Ogni epoca ha la provocazione punk che merita. Loro non sono i Dead Kennedys, ok, ma nemmeno i Sum 41. Solo che la vedo dura scalfire qualcosa del sarcofago di piombo e cemento che ci ha sepolti. (Lorenzo Centini)

https://youtu.be/gxS0_rQUkig

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