Cacciatori notturni, fantasmi e squartatori dal Cile: SHADOWS – Out for Blood

Gli Shadows sono il gruppo preferito di mio padre. Ma non questi qui, quelli inglesi che suonavano surf, quelli di Apache. Quelli che di diceva fossero la ghost band nei live dei Beatles (oh, io l’ho sentito dire). Questi qui invece sono cileni e fanno heavy metal in formato shock/horror. Per spacciarli al Belardi glieli avevo descritti cone dei Ghost più heavy. C’è sicuramente del vero, in un’uscita così, ma semplificavo un po’ troppo. Per dire, la copertina, con quella carrozza immersa da una fosca bruma notturna, richiama immediatamente il Re Diamante. E infatti lui ed il suo Fato Misericordioso sono fondamentali per la composizione di Out for Blood. Che è appunto il disco di esordio di questa presunta congrega di incappucciati cileni che in fondo si possono ricondurre principalmente al polistrumentista Cristián Silva, alias John Shades (Michael Mist, il batterista, è l’unico altro membro ufficiale). Silva che ha il suo passato nella scena cilena, pare sin dagli anni ’80, principalmente in area thrash. Non un ragazzino, dunque. Che però è evidente ci prenda particolare gusto con questa creatura scura, macabra, eppure anche orecchiabile.

Già, è un disco orecchiabile, Out for Blood, anche se a tratti gli arrangiamenti ci metterebbero davvero poco a prendere una piega un po’ più pesante (tipo death svedese, per dire). Invece rimane sempre “al di qua” dell’estremo. Per lo meno come suono. Perché poi le storie di cui si parla sono storie di orrore straclassico. E chi potrebbe lamentarsi. Dicevo, gli svedesi mascherati ce li potete sentire nelle parti più orecchiabili e commerciabili, canzoni immediate come Sacrifice e Nightstalker. The Ripper è già meno ruffiana, più tesa, anzi, affilata. Può permettersi anche di suggerire addirittura un legame con l’omonima di Sad Wings of Destiny.

Poi la seconda parte del disco è ancora più debitrice dei Mercyful Fate. Non solo perché i brani sono ancora più heavy, o perché le strutture dei brani e degli assoli richiamano il lavoro di Shermann e compagnia, ma compaiono anche quei falsetti. Comunque, citazioniste o meno, canzoni come Forgotten Rites e Maniac funzionano benissimo. Quindi, se siete sempre in cerca di un bel disco heavy metal oscuro e cattivo, Out for Blood rischia di svoltarvi gli ascolti della settimana o del mese. Comunque mica solo merito di una buona scrittura (hai detto niente), di una buona perizia e di riferimenti ottimi e interpretati bene: la cosa migliore secondo me sono i suoni. Batteria e chitarre particolarmente vere senza essere troppo revival. Ma anche gli effetti e le parti più atmosferiche sono ben riusciti, con (poche) tastiere e un bel senso della misura. Per un disco di metal devoto alla parte più grandguignolesca del genere, la cosa non è affatto male. E l’album cresce anche con gli ascolti. E molto. (Lorenzo Centini)

4 commenti

  • Pierre DuLavelle
    Avatar di Pierre DuLavelle

    Con queste coordinate sonore intitolare un brano “Alissa” (posto, guarda caso, in chiusura) è molto più che una dichiarazione d’intenti. Da fan quasi secolare dei MF e di KD sto apprezzando parecchio questo disco, che omaggia senza essere un rip off gli artisti testé citati.

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  • Avatar di S.B.

    L’album degli Shadows l’ho gradito parecchio pure io. Ma non è per questo che scrivo. So che vado ot ma ho appena letto nella home di metal archives che sul sito stanno lavorando per implementare una sorta di ai che stabilisca in maniera del tutto oggettiva cosa è metal e cosa non lo è. E dato che, sorprendentemente, l’ai non riconosce il black metal come metal, il sito inizierà a purgare i gruppi black che tanto, come viene scritto, tra tutti i sottogeneri è quello che fa più cagare. Questo il succo di quanto ho capito, e spero di aver capito male. Che il mondo stia perdendo la testa lo sapevo ma sembra che non ci sia più limite al peggio. Mi piacerebbe una vostra opinione in merito, ammesso che non ne abbiate già parlato e mi sia sfuggito.

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    • Pierre DuLavelle
      Avatar di Pierre DuLavelle

      Dalla home page di Metal Archives:

      “April Fools / 2023-04-01 21:17
      Hey gang,

      I’ve got a couple bad news. Firstly, there is unfortunately no magic AI that will help us manage the band queue. That was just a bit of April Fools Day wishful thinking. Who knows, maybe one day!

      Secondly, black metal will remain on the site.

      -HellBlazer”

      Mistero risolto.

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      • Avatar di S.B.

        Ma porc… Grazie, mi ero perso quel pezzo. Mi sento un fesso per esserci cascato ma almeno apprendo con piacere che quelli di metal archives non si sono bevuti il cervello.

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