Avere vent’anni: SOILWORK – Steel Bath Suicide
Ci sono due tipi di death melodico svedese: quello buono, e quello di una bruttura di livello planetario, che riempì gli scaffali dei negozi di uscite che non avrebbero dovuto vedere la luce. Mai. Se da una parte regnavano Slaughter Of The Soul, Whoracle e altre chicche di quella portata, con l’avvento degli ultimissimi anni Novanta non fu presa abbastanza in considerazione
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