Gli Antestor iniziarono nei primi anni ’90 facendo una specie di death-blackened doom metal che non era affatto male per i tempi. La loro fama si dovette però, più che alla qualità della musica, a certe storielle colorite di minacce di morte e accuse di non essere dei veri blackster, perché di fede cristiana. Oggi, dopo quest’ultimo Omen, credo che agli Antestor verrà riconosciuto un po’ di merito. Sì, perché fanno più o meno quello che ai Dimmu Borgir non riesce da una vita. Minacce di morte, dunque. Qualcuno potrebbe sostenere che Faust ed Euronymous stessero solo scherzando. Posto che faccio fatica a immaginarmi come dovesse manifestarsi il sense of humor di Øystein Aarseth, ma se il batterista degli Emperor scherzosamente mi avesse comunicato la sua intenzione a farmi fuori, beh, un po’ mi sarei preoccupato. Il suddetto Faust, quando scriveva in una sua vecchia ‘zine, intervistò l’esimio Aarseth chiedendogli: “Non credi che ci sia qualcosa di terribilmente sbagliato in una death metal band cristiana (i Crush Evil)? Qualche consiglio su come potremmo ucciderli?” e l’altro di tutta risposta: “Con gruppi come i Crush Evil bisogna che prendiamo in mano la situazione. È già abbastanza brutto avere un paio di gruppi che parlano di tematiche sociali, ma un gruppo CRISTIANO è troppo. Ma non temere, abbiamo un piano d’azione. Non continueranno a lungo“. Devo immaginare che questa intervista sia stata fatta poco prima che Faust ammazzasse quel povero tizio, anche perché i successivi 9 anni li avrebbe passati al fresco. Si consideri pure che Euronymous a quei tempi aveva già sperimentato l’incursione cristiana nel suo gruppo. Uno dei primi cantanti dei Mayhem, Kittil Kittilsen, oggi è un fondamentalista cristiano e sono sicuro che questo suo particolare estremismo lo debba alle vessazioni psicologiche subite dai colleghi. 

Crush Evil era il vecchio nome dei norvegesi, con all’attivo solo una demo, The Defeat of Satan, dal titolo di cattivo gusto, non c’è che dire. Della vecchia formazione dei tempi di Martyrium oggi rimane solo Vemod. Fino ad ora si sono esibiti dal vivo principalmente in festival cristiani, cosa di per sé abbastanza triste per una black metal band di questo livello, ma in generale triste anche per una qualsiasi altra band. Certo, immaginarmeli col face-painting urlare di perdono, del senso della pietà cristiana e dei miracoli di Gesù fa un bel po’ specie. Infine, ironia della sorte, nemmeno a Hellhammer ha dato fastidio tutto questo odor di santità tanto è vero che ha partecipato alle registrazioni del disco precedente. Questo Omen è più black, più veloce e più tosto rispetto al recente passato. Non c’è altro da aggiungere se non ribadire che gli Antestor fanno più o meno quello che ai Dimmu -e ai Cradle– di oggi non riesce di fare (ed è un bello schiaffo a quella Cacophonous che li abbandonò a causa del loro credo). Ma tu vedi se me tocca difende li cristiani… Ora mi insulteranno tutti in redazione. (Charles)