Questa volta il giro del mondo nell’underground black prevede slovacchi che suonano come gli Emperor, cinesi che glorificano la propria storia nazionale e olandesi che marcano il cartellino con un buon black melodico.
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TUBE CULT FEST 2024 @Pescara, 27.04.2024
L’ultima giornata dell’edizione 2024 del festival più rumoroso dell’Adriatico, con Ottone Pesante, Ponte del Diavolo, Ainu, Wojtek, Holy Giant, Moonstone e Throne.
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Un Sabbath italiano vol.11: Paranoico
Nel decennio che ha visto la chiusura dei manicomi grazie alla legge Basaglia, indaghiamo oggi tutte le tracce di follia contenute nella musica, prog e non, dell’epoca, fino a scovare il primo vero esempio di shock rock italiano: quello di Fabio Celi e gli Infermieri.
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La lista della spesa di Griffar: AEON WINDS, HOLYARROW, WALG
Questa volta il giro del mondo nell’underground black prevede slovacchi che suonano come gli Emperor, cinesi che glorificano la propria storia nazionale e olandesi che marcano il cartellino con un buon black melodico.
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Lifeless Birth dei NECROT e la globalizzazione del metallo
Ricordate quando da un riff era possibile indovinare la provenienza geografica di una band? Altri tempi, questi vengono dalla California e suonano un death metal che sa di vecchia Europa. E lo fanno benissimo.
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La maledizione di Arnold: il cupo destino dei tre protagonisti di Diff’rent Strokes
Cosa hanno in comune Gary Coleman, Todd Bridges e Dana Plato, i tre protagonisti di uno dei telefilm più popolari degli anni ’80? L’aver fatto una pessima fine dopo l’enorme successo conquistato con questa serie.
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Sole in un bosco, preferireste incontrare un orso o Glen Benton?
Il cantante dei Deicide parla a ruota libera di come il metal sia diventato fighetto e schiavo dei sottogeneri. Un discorso talmente interessante che c’è chi si farebbe sbranare da un grizzly piuttosto che starlo a sentire.
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La finestra sul porcile: IMMACULATE vs THE FIRST OMEN
Ben due degli horror americani del momento sono ambientati a Roma e dintorni. Che sia l’inizio di un trend internazionale che farà del Lazio la nuova Transilvania?
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Ritorno al crepuscolo: NECROPHOBIC – In the Twilight Grey
Tornati all’antico con il rientro di tre vecchi membri, gli svedesi esplorano il lato più epico e notturno del loro suono. Il risultato è buono ma, con qualche lungaggine in meno, avrebbe potuto essere ottimo.
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Metallo d’altri tempi: ACCEPT – Humanoid
Al sesto album della reunion Wolf Hoffmann e soci fanno un piccolo passo avanti rispetto ai due precedenti, tirando fuori un prodotto gradevole ed elegante. E affilato come un rasoio di Solingen.
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Chiamatemi un’ambulanza, i Cavalera riregistrano Schizophrenia
Il rifacimento di Morbid Visions si è rivelato meglio del previsto ma lì si parlava di un disco sì importante ma non perfetto così com’era. Stavolta, invece, tremiamo sul serio.
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Il Capro consiglia
Lifeless Birth dei NECROT e la globalizzazione del metallo
Ricordate quando da un riff era possibile indovinare la provenienza geografica di una band? Altri tempi, questi vengono dalla California e suonano un death metal che sa di vecchia Europa. E lo fanno benissimo.
Ritorno al crepuscolo: NECROPHOBIC – In the Twilight Grey
Tornati all’antico con il rientro di tre vecchi membri, gli svedesi esplorano il lato più epico e notturno del loro suono. Il risultato è buono ma, con qualche lungaggine in meno, avrebbe potuto essere ottimo.
Metallo d’altri tempi: ACCEPT – Humanoid
Al sesto album della reunion Wolf Hoffmann e soci fanno un piccolo passo avanti rispetto ai due precedenti, tirando fuori un prodotto gradevole ed elegante. E affilato come un rasoio di Solingen.
Geralt di Rivia in salsa black metal: HEKSEBLAD – Kaer Morhen
Nell’underground si parla moltissimo di questo duo americano, ma il debutto (un concept su The Witcher) non ha convinto pienamente il demone Griffar.
Banished by Sin: i DEICIDE continuano a trascinarsi stancamente
Ennesimo dischetto da sei politico da un gruppo alla canna del gas che ha da tempo perso l’ispirazione. Qualche pezzo si salva pure ma a risaltare è soprattutto la tragica copertina fatta con l’intelligenza artificiale.
Sotto il vulcano (nero): HAUNTED – Stare at Nothing
Da Thelema al vulcano di Polifemo, sono molte le suggestioni che si porta appresso il terzo lavoro dei catanesi. L’album dell’affermazione di una band che arricchisce la nostra sempre più folta scena doom nazionale.
Il ritorno del nostro supergruppo preferito: VLTIMAS – Epic
Il secondo album del progetto di David Vincent, Blasphemer e Flo Mounier si fa ascoltare ma segna un deciso passo indietro. Meno mordente, meno tecnica e un suono più appiattito sui vecchi Morbid Angel.
Il Capro informa
Sole in un bosco, preferireste incontrare un orso o Glen Benton?
Il cantante dei Deicide parla a ruota libera di come il metal sia diventato fighetto e schiavo dei sottogeneri. Un discorso talmente interessante che c’è chi si farebbe sbranare da un grizzly piuttosto che starlo a sentire.
Chiamatemi un’ambulanza, i Cavalera riregistrano Schizophrenia
Il rifacimento di Morbid Visions si è rivelato meglio del previsto ma lì si parlava di un disco sì importante ma non perfetto così com’era. Stavolta, invece, tremiamo sul serio.
Glenn Tipton sul palco con il Parkinson, ma non c’è alternativa
Nonostante l’età e la malattia, il chitarrista dei Judas Priest continua a salire sul palco per due brani a sera. Metafora degli ultimi fuochi di una vecchia scuola in eterna attesa di un ricambio generazionale che non arriverà mai.
C’erano una volta i Limbonic Art
Il primo riff del singolo è identico a quello di You Can Leave Your Hat On. Nel video Demon lancia invettive da un trono di bastoni. Se le premesse di Opus Daemoniacal sono queste…
Il Capro divaga
Un Sabbath italiano vol.11: Paranoico
Nel decennio che ha visto la chiusura dei manicomi grazie alla legge Basaglia, indaghiamo oggi tutte le tracce di follia contenute nella musica, prog e non, dell’epoca, fino a scovare il primo vero esempio di shock rock italiano: quello di Fabio Celi e gli Infermieri.
La maledizione di Arnold: il cupo destino dei tre protagonisti di Diff’rent Strokes
Cosa hanno in comune Gary Coleman, Todd Bridges e Dana Plato, i tre protagonisti di uno dei telefilm più popolari degli anni ’80? L’aver fatto una pessima fine dopo l’enorme successo conquistato con questa serie.
La finestra sul porcile: IMMACULATE vs THE FIRST OMEN
Ben due degli horror americani del momento sono ambientati a Roma e dintorni. Che sia l’inizio di un trend internazionale che farà del Lazio la nuova Transilvania?
Un Rambo ante litteram: Albert Johnson, il cacciatore pazzo del fiume Rat
Canada, 1931. Uno sconosciuto si stabilisce in un villaggio di montagna. Le prede iniziano a sparire dalle trappole degli abitanti. Arriva la polizia e viene accolta a fucilate.
Il capro si aggira
TUBE CULT FEST 2024 @Pescara, 27.04.2024
L’ultima giornata dell’edizione 2024 del festival più rumoroso dell’Adriatico, con Ottone Pesante, Ponte del Diavolo, Ainu, Wojtek, Holy Giant, Moonstone e Throne.
La capitale del male: i concerti metal e punk di maggio 2024 a Roma
Il festival grind Kill The Brain, i Me And That Man di Nergal, gli Skinflint dal Botswana, i deathster americani Pessimist e il buon vecchio Glenn Hughes tra gli appuntamenti da non perdere.
FIRENZE METAL @Viper Theatre – 27.04.2024
Extrema e Novembre chiudono l’ultima edizione del Firenze Metal. Una serata piacevole, con un pubblico sensibilmente ridotto dal ponte del 25 aprile e dalla ravvicinata esibizione di Valentina Nappi.
La pianura pagana: i concerti metal di maggio 2024 nel Nord Italia
Con i primi caldi arrivano anche i primi festival, ed è l’occasione per (ri)vedere Dismember, Skepticism, Rhapsody of Fire, Avulsed, Vicious Rumours, Extrema, October Tide, Bongzilla e tanto tanto altro, tra cui i Metallica all’Ippodromo.
Il Capro ricorda
Avere vent’anni: aprile 2004
Archetype dei Fear Factory, Nattfodd dei Finntroll, poi Elvenking, Khold, Queens of the Stone Age, Peccatum, Atrocity, Countess, Anasarca, Spastik Ink e altri ventennali.
Avere vent’anni: VOID OF SILENCE – Human Antithesis
Una notte insonne, echi di una guerra lontana e della disperazione più cupa che consente di trovare la luce dove è più in attesa nel miglior album della formazione italiana.
Avere vent’anni: SECRETS OF THE MOON – Carved in Stigmata Wound
Un album difficile, intricato, plumbeo, all’interno del quale brilla pochissima luce. Più che black metal, progressive estremo.
Avere vent’anni: WITCHCRAFT- st
Un album imprescindibile, che sembra inciso nel ’72 e uscito nel 2004 attraverso un astruso buco temporale. Ma come fecero questi ragazzi svedesi a rovesciare le leggi della fisica e far girare l’orologio al contrario?
Avere vent’anni: HAGGARD – Eppur si Muove
Perfetta fusione di musica classica, folk e metal, il gruppo di Asis Nasseri è talmente unico da essere impossibile da descrivere a chi non lo abbia mai ascoltato. Non per tutti i gusti ma originalissimi e fuori dal tempo.
Avere vent’anni: ARMAGGEDON – Kill Yourself or Die
In un’epoca in cui nel black metal latitavano i personaggi carismatici (o folcloristici), questo duo francese provò a riempire il vuoto, tra dichiarazioni iperboliche e polemiche con le Legiones Noires.