I norvegesi battezzano una nuova epoca della loro storia con il primo capitolo di una trilogia che vede il loro progressive incupirsi e richiamare le atmosfere del passato.
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Tra le entità più anomale della scena norvegese, il gruppo dell’ex Emperor Tchort al terzo album cambiò di nuovo le carte in tavola e il risultato fu ancora una volta eccezionale.
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Il primo album dei Carpathian Forest senza Nordavind è meglio di come lo ricordassimo, ancora lontano dallo sbraco alcolico nel quale Nattefrost avrebbe poi affondato la band.
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Ricordate quando i blackster norvegesi iniziarono a buttarsi sul death metal all’americana? Non fu un gran momento. E il buon Tchort non fu tra le eccezioni.
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Il secondo album dei Green Carnation fu scritto dopo la tragedia familiare patita da Tchort. Il risultato fu uno splendido album di prog metal peculiare e sofferto.
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