Avere vent’anni: PAIN OF SALVATION – BE
Una rock opera che, con l’innesto di un’orchestra, segna la prima grande ristrutturazione del suono di una band che aveva sempre cambiato pelle ma mai in maniera così radicale.
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Una rock opera che, con l’innesto di un’orchestra, segna la prima grande ristrutturazione del suono di una band che aveva sempre cambiato pelle ma mai in maniera così radicale.
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La devastante delusione dei Damageplan di Dimebag e Vinnie Paul, The Wretched Spawn dei Cannibal Corpse, il live dei Pain of Salvation e ancora My Dying Bride, Decapitated, Nachtmystium, Hypocrisy, Isen Torr, Sirenia, Incubus e altri ventennali.
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Il disco della consacrazione per i Pain of Salvation, e anche l’ultimo loro capolavoro unanimemente riconosciuto.
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The Perfect Element pt. I rappresenta il salto di qualità definitivo dei Pain of Salvation, oltre ad essere uno dei dischi prog metal più importanti degli ultimi vent’anni.
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Con “Panther” i Pain of Salvation cambiano di nuovo le carte in tavola, pronti a dividere ancora il loro pubblico. Noi siamo tra quelli a cui è piaciuto
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