Uno dei capitoli più ispirati del secondo corso della creatura di Mark Shelton, un perfetto intreccio tra musica e narrazione mitica che attinge a Howard, Virgilio e la storia antica.
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Esordiscono i membri dell’ultima formazione dei Manilla Road, orfani di Mark Shelton. Proseguono la stessa strada di metallo epico, eroico, fantastico. La Poesia non c’è più, ovviamente, ma c’è un buon disco da ascoltare. Di più non si poteva pretendere.
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Col nuovo Ep, gli Ironsword del portoghese Joao Fonseca suonano tali e quali ai Manilla Road. E l’operazione non è affatto discutibile, tale è la passione che tiene acceso il fuoco sacro dell’opera di Shelton.
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Nel 2002 i Manilla Road fecero uscire non solo il loro nuovo disco ufficiale Spiral Castle ma anche Mark of the Beast, risalente al 1981 e fino a quel momento esistente solo in bootleg.
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Dopo un decennio di silenzio, i Manilla Road tornarono sulle scene con questo commovente capolavoro.
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